L’Anpi dice no alla proposta di realizzare a Roma un museo del fascismo, avanzata in una mozione da alcuni consiglieri capitolini del M5s. "Manifestiamo – afferma il comitato provinciale di Roma dell’associazione – la nostra più viva contrarietà all’approvazione di simile mozione e invitiamo i proponenti a ritirarla". E persino la sindaca di Roma, Virginia Raggi, si è detta contraria all’iniziativa del suo stesso partito. "Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito", afferma la sindaca della Capitale.

La mozione 264/2020, che vede tra i firmatari la consigliera 5 Stelle Maria Gemma Guerrini, parla di "un grande museo" da realizzarsi in un sito di archeologia industriale che "funga da polo attrattore per scolaresche, curiosi, appassionati ma anche turisti da tutto il mondo". Il tutto prendendo a modello, sarebbe specificato nel testo, "operazioni culturali di analisi critica del periodo del nazismo". Finalità culturale del museo sarebbe la "necessità di contrastare il negazionismo e l’ignoranza". Il testo della mozione citerebbe inoltre i rigurgiti neofascisti che "anche recentemente hanno offeso Roma e i suoi cittadini".

"Apprendiamo che è in programma la discussione in Consiglio comunale della mozione che si propone di far nascere a Roma un Museo sul fascismo", scrive l’Anpi. "Dopo aver letto la mozione siamo allarmati: non si prevede esplicitamente un museo sui crimini del fascismo, sull’esempio di quanto realizzato in Germania, ma semplicemente sul fascismo". "Immaginiamo quanti non vedano l’ora di poter dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone. Nella mozione si fa inoltre riferimento sia al nazismo che alla guerra fredda e si arriva a citare il museo in Ungheria che a Budapest, oscenamente, accomuna nazisti e comunisti".

Tutto ciò, conclude l’Associazione dei partigiani, "viene previsto per un Museo che verrà realizzato e gestito dalla prossima consiliatura capitolina, sui cui valori antifascisti nulla possiamo oggi prevedere, quando nel nostro paese non ci si vergogna più di citare Mussolini e dove il fascismo si esprime addirittura formando partiti che esplicitamente ad esso fanno riferimento e che tardano ad essere sciolti".

"Non permetteremo che Roma medaglia d’oro per la Resistenza ospiti un museo del fascismo". Così in una nota il segretario del Pd Roma Andrea Casu e capogruppo in Assemblea capitolina Giulio Pelonzi. "L’unica memoria che la Capitale deve continuare a coltivare per combattere la violenza e l’odio dei nostri giorni è quella degli orrori che il fascismo ha arrecato alla nostra città attraverso la valorizzazione di tutti i luoghi che illuminano il ricordo delle pagine più nere della nostra storia come il Museo di Via Tasso, le Fosse Ardeatine, la casa della memoria e il museo della Shoah che deve aprire il prima possibile a Villa Torlonia".

"Insieme a tutti i nostri eletti – proseguono Casu e Pelonzi – ci batteremo in ogni sede per chiedere il ritiro della mozione presentata e chiedere a tutte le forze politiche in Campidoglio di raddoppiare gli sforzi per promuovere e sostenere insieme tutti i luoghi della nostra città che custodiscono e tramandano i valori dell’antifascismo e la memoria della Shoah e della Resistenza: luoghi che evidentemente i firmatari di questa mozione non conoscono".