Giù Colombo. Via Colombo. Decapitato, vandalizzato Colombo. La furia selvaggia negli Stati Uniti non si ferma, spalleggiata da autorità che non lo sono più e appoggiano, per paura, solo i violenti. Cristoforo Colombo, non bastano le pacifiche, tiepide proteste per tenerlo in piedi, è sempre meno il simbolo riconosciuto della italianità negli Stati Uniti. Si cerca allora un valido sostituto. Chi può prenderne il posto? Sono davvero tanti gli italiani che hanno fatto, creato, segnato la storia degli States. Moltissimi celebri, altri meno, ma i secondi non per questo motivo devono essere lasciati da parte. Tra i meno conosciuti c'è anche un bergamasco: Giacomo Costantino Beltrami.

Nacque nel 1779, i registri di nascita andati bruciati, si sa solo quindi l'anno e l'appartenenza a una famiglia numerosissima, in una lettera si descrive come "figlio diciannovesimo". Una vita che definirla avventurosa non rende l'idea di ciò che Beltrami fece. In Italia da giovanissimo si arruolò, dopo essere scappato di casa, nell'esercito della Repubblica Cisalpina scalando in fretta posizioni, grazie anche alla massoneria e al neonato Grande Oriente d'Italia.

Da quelli militari ai ruoli civili, nella magistratura, fino all'incontro con la contessa Giulia de' Medici Spada della quale, si racconta divenne anche segreto amante. La nobile fiorentina lo introdusse nel salotto di un'altra celebre contessa, Luisa D'Albany dove incontrò sommi letterati come Ugo Foscolo e Lord Byron. Poi la dissoluzione dell'impero napoleonico e le sue Marche, aveva un possedimento a Filottrano (dove poi morì il 6 gennaio 1855), tornate sotto lo Stato Pontificio, ma Beltrami, spirito indomito e ribelle, si rifiutò di prestare giuramento di fedeltà al Governo. Fu accusato di cospirazione, evitò per poco il patibolo, ma a farlo decidere di lasciare l'Italia fu l'improvvisa morte della sua amata Giulia, per una malattia.

Prima l'Europa poi, dopo un viaggio incredibile l'arrivo a Philadelphia il 30 dicembre 1822. Incontrò James Monroe, quinto presidente degli Stati Uniti, anch'egli massone. Ma ad attirarlo non fu la vita di città, ma quella ben diversa dell'allora selvaggia America. I monti Appalachian, attraversati in carrozza, quindi in battello per risalire il fiume Ohio. E con sè aveva solo i suoi appunti e un bizzarro ombrello rosso acquistato a Philadelphia. Da quel momento Beltrami divenne l'uomo dall'ombrello rosso. La sua avventura negli Stati Uniti la raccontò nella corrispondenza con un'altra nobile, la contessa Girolama Passeri Compagnoni che era stato protettrice di Giulia de' Medici. Quelle lettere divennero un diario di viaggio.

Incontrò William Clark che con Meriwether Lewis fu protagonista dell'omonima spedizione dalla Louisiana all'Oceano Pacifico insieme a Lawrence Taliaferro di lontane origini italiane. Poi l'inizio della risalita del Mississippi, l'incontro con le tribù dei nativi americani, per loro era l'uomo bianco grande e alto. Beltrami a un certo punto, dopo aver fatto parte di altre spedizioni, si avventurò da solo nonostante le avvertenze che in quei territori, popolate dalle tribù degli Ojibwa, Chippewa, Sioux e soprattutto i terribili Nakota, non sarebbe mai uscito vivo. Ma quell'italiano 'bianco, grande e alto' in poco tempo divenne un amico di tutti, riconoscibile per quell'ombrello rosso che nessuno, in quelle terre, ovviamente si portava dietro.

Durante quei mesi rimase anche senza guide, derubato di tutte le provviste, ma non dell'ombrello, in pieno territorio Sioux. Il Lakota e infine, stremato, fu salvato da un gruppo di ragazze della tribù dei Chippewa che descrisse come le ninfe della dea Calipso. E il 31 agosto 1823, scoprì un lago, ribattezzato subito 'Giulia' che, secondo Beltrami (erroneamente) alimentava le sorgenti del Mississippi. Scrisse il primo dizionario inglese-sioux, ma soprattutto una analisi dettagliata di quei popoli. Poi finita l'avventura la sosta a New Orleans, quindi il Messico e nuovamente l'Italia, Filottrano dove morì dopo aver lasciato una vasta serie di opere e documenti messi però all'indice dallo Stato della Chiesa.

Il suo viaggio lungo il Mississippi influenzò anche il celeberrimo romanzo 'L'ultimo dei Mohicani' dell'americano James Fenimore Cooper. E oggi a ricordarlo negli Stati Uniti c'è Beltrami County, piccola contea nel nord del Minnesota, nemmeno 45.000 abitanti, parte di quella regione che due secoli fa fu esplorata da Giacomo Costantino Beltrami.

di ROBERTO ZANNI