Il nuovo presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati Piero Fassino ha illustrato nei giorni scorsi le linee di attività che la Commissione si appresta a svolgere da qui alla fine dell’anno. Sul fronte dell’attività legislativa, Fassino ha sottolineato come la Commissione abbia riconosciuto "particolare rilevanza all’esame delle proposte di legge per l’istituzione di una Commissione bicamerale per gli italiani nel mondo, su cui sarebbe opportuno da parte dei Gruppi approfondire le condizioni politiche presso il Senato nell’interesse di una rapida approvazione definitiva del provvedimento".

Richiama poi i dossier più significativi della politica estera italiana su cui la Commissione dovrà svolgere la propria attività di indirizzo con "visione e respiro strategico": "La Politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea; la Politica europea di Vicinato e di Allargamento con specifica attenzione ai Balcani Occidentali; la dimensione G7 e la presidenza italiana del G20 nel 2021; la politica italiana nel Mediterraneo, tema su cui è in corso un’indagine conoscitiva; le relazioni con gli Stati Uniti e rapporti transatlantici; la politica nei confronti dell’Africa; le relazioni con l’America Latina; le relazioni con la Cina e con i players asiatici; le relazioni con la Russia; gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile inclusi nell’Agenda 2030 adottata dalle Nazioni Unite; la riforma del sistema multilaterale e delle istituzioni internazionali; i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo, la politica commerciale internazionale e politica estera dell’energia, tutti temi – ricorda Fassino – su cui sono peraltro in corso delle indagini conoscitive".

Altro tema "strategico e di assoluta priorità è rappresentato dalla questione migratoria, su cui tutte le forze politiche dovrebbero impegnarsi per elaborare una strategia complessiva scongiurando un approccio solo emergenziale – rileva il Presidente, auspicando la "programmazione di specifiche iniziative" in merito da parte della Commissione. Il programma include poi iniziative in Libia, attività di diplomazia in Medio Oriente, alla luce dell’accordo siglato tra Stati Uniti ed Emirati Arabi, iniziative riguardanti la Turchia e il Libano, per cui si rileva la necessità di un approfondimento della situazione, così come di quella del Corno d’Africa e della regione del Sahel. Ulteriori temi oggetto di attenzione sono i negoziati sulla Siria, il futuro della Bielorussia, i rapporti tra Ue e Federazione Russa, il conflitto russo-ucraino, la situazione in Venezuela, in Iran e a Hong Kong.

Fassino passa poi a considerare le indagini conoscitive in corso: auspica che possano concludersi entro l’anno quelle relative all’Agenda 2030, al Mediterraneo, al commercio internazionale e alle interferenze straniere; mentre tra i temi di interesse per il futuro indica il pluralismo religioso e il dialogo interreligioso; la proiezione internazionale del sistema culturale, con particolare riguardo agli Istituti di cultura, alle scuole e agli enti linguistici, eventualmente da approfondire insieme alla Commissione Cultura; la cooperazione internazionale in materia spaziale, tenendo conto della competenza della Commissione Attività produttive. Prospetta inoltre la ricostituzione dei comitati permanenti già istituiti prima del rinnovo della Commissione, ai quali potrebbero aggiungersi ulteriori comitati su aree di interesse strategico per l’Italia: la politica mediterranea, le relazioni con l’America Latina e quelle con l’Africa.

Viene anche richiamata l’importanza della diplomazia parlamentare per l’accompagnamento dell’azione governativa e si rileva l’opportunità di coltivare la collaborazione con l’Unione Interparlamentare e le relative sezioni bilaterali di amicizia, e in coordinamento anche con le iniziative di diplomazia internazionale assunte dalla Presidenza della Camera, così come con le istanze parlamentari che, a diverso titolo, ineriscono alle scelte di politica estera. "Parte integrante e dimensione essenziale dell’attività della Commissione è un quotidiano rapporto cooperativo con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con le sue Direzioni generali e articolazioni, con le rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo e con le Istituzioni internazionali. Analogamente – sottolinea Fassino – si dovrà sviluppare un’attività costante di incontri e relazioni con le Rappresentanze diplomatiche estere accreditate in Italia, nonché con le Organizzazioni internazionali presenti nel nostro Paese".

Il presidente richiama infine i limiti dell’attuale procedimento di ratifica di accordi internazionali e invita la Commissione a riflettere su un ripensamento in proposito, così come a fornire un contributo sul profilo delle competenze e della struttura della Commissione, in vista di un loro possibile rinnovamento.