Le ultime le ha dette sulla sua malattia: Trump aveva chiesto di mantenere il silenzio sul suo primo test rapido per il Covid, tacendo di essere risultato positivo già giovedì prima di apparire sulla Fox. C’è scritto anche questo sul Wall of Lies, il muro delle bugie installato a Brooklyn, New York. Sono 20 mila le bugie dette dal presidente Usa da quanto è entrato alla Casa Bianca, 2017. L’installazione artistica, curata da Radio Free Brooklyn, si basa su una lista stilata dal Washington Post. Secondo il quotidiano, Trump avrebbe fatto 20.055 false affermazioni in 1267 giorni. Per citarne alcune: "È il primo anno negli ultimi 51 anni in cui i prezzi dei farmaci sono scesi". "Entro la fine del prossimo anno costruiremo un muro di 50 miglia, farà una grande differenza". "Abbiamo i migliori numeri sulle assunzioni nella storia dello stato della Pennsylvania e di tutto il Paese".

Le singole bugie sono affisse in ordine cronologico e codificate per colore. I colori stanno ad indicare categorie come coronavirus, Russia, immigrazione, ambiente e lavori. "Quindi, facendo un passo indietro, puoi riconoscere uno schema nelle bugie di Trump", ha detto Phil Buehler, visual artist e autore dell’installazione. Trump: "Ho imparato la lezione" - Abituato a sorprendere e andare controcorrente, il presidente Usa al terzo giorno di ricovero all’ospedale militare di Washington Walter Reed, è uscito a sorpresa per andare a salutare i supporters assiepati da venerdì davanti alla struttura. Occasione che ha scatenato evidenti polemiche, tra chi lo accusa di non aver compreso la gravità del contagio e chi di aver messo a rischio anche gli agenti dei servizi segreti che erano con lui a bordo del suv blindato. Lui però assicura di aver "imparato la lezione" e di aver appreso "molte cose sul Covid".

Trump comunque potrebbe uscire anche oggi dall’ospedale, per terminare la convalescenza alla Casa Bianca. I medici hanno ammesso che, da venerdì, il presidente ha avuto almeno una volta la febbre alta e due cali di ossigeno nel sangue. Parlando nel dettaglio del cocktail di terapie che gli è stato somministrato hanno fatto pensare che potrebbe esserci qualche complicazione in atto. Oltre al Redemsivir e a un cocktail sperimentale di anticorpi monoclonali, a Trump è stato dato infatti il dexamethasone, un potente antinfiammatorio steorideo, che secondo l’Oms va utilizzato solo "in pazienti con il Covid-19 in uno stato grave e critico". Brian Garibaldi, uno dei medici che lo segue, ha tuttavia assicurato che il presidente potrebbe uscire anche oggi: "Si sente bene". "Se continua ad apparire e sentirsi bene", i medici sperano di dimetterlo e fargli continuare alla Casa Bianca terapie e quarantena.

A rinfocolare le polemiche ci pensa poi il Wall Street Journal, che cita fonti vicine al Presidente, secondo cui si sarebbe sottoposto già giovedì scorso a un test rapido che aveva dato risultato positivo, ma non lo avrebbe reso noto, in attesa dell’esito del tampone. Ha continuato però la sua campagna elettorale, in particolare presenziando a un evento di raccolta fondi al Trump National Golf Course a Bedminster.