Continua a crescere drammaticamente il numero di contagi in Europa. Tra i paesi piu’ colpiti Francia, Gran Bretagna, Olanda e Belgio. Tra il 3 e il 9 ottobre, secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, le persone positive al Coronavirus in Belgio sono state mediamente 4.449 al giorno, il 79% in più rispetto ai sette giorni precedenti. Tra il 6 e il 12 ottobre scorsi le ospedalizzazioni sono aumentate del 68,4% e le persone in terapia intensiva sono ora 267. Il tasso di positività ai test ha raggiunto quota 11,1%.

Per fronteggiare la diffusione del virus due province, quella del Brabant Vallone e del Lussemburgo, hanno deciso di decretare, a partire dalla mezzanotte di ieri, un coprifuoco notturno per i prossimi 15 giorni. Tra l'una e le sei del mattino nessuno potrà circolare se non per motivi sanitari o di lavoro. L'ultimo aggiornamento della mappa dell'ECDC sulle infezioni in Europa mostra un totale di 16 paesi nella categoria più colpita, il che significa che hanno avuto più di 120 nuove infezioni ogni 100.000 abitanti nelle ultime due settimane.

A guidare le cifre è la Repubblica Ceca, con 433 nuovi casi, con il Belgio non molto indietro con 364 nell'ultimo aggiornamento. Questa nuova posizione è il risultato di un drastico cambiamento durante il fine settimana, che ha visto il paese passare dal 5 ° venerdì al 2 ° di oggi con il numero di infezioni che hanno superato Francia, Spagna e Paesi Bassi.

Nuovi contagi sono aumentati in Belgio, soprattutto a Bruxelles e nella regione della Vallonia, con esperti che avvertono che se le cifre non cambiano, sarà necessario intraprendere ulteriori azioni. Il coprifuoco decretato da ieri e’ un esempio. I sedici paesi europei attualmente oltre la soglia (e contrassegnati come rosso scuro) sono: Repubblica Ceca, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Regno Unito, Islanda, Slovacchia, Lussemburgo, Romania, Malta, Slovenia, Irlanda, Austria, Ungheria, Portogallo. A causa della serieta’ della situazione e per evitare un esplosione di casi non si escludono ulteriori lockdown nei paesi dove la situazione e’ piu’seria.

In risposta al continuo aumento dei principali indicatori dell'epidemia di Covid-19 durante il fine settimana, il ministro della salute federale belga Frank Vandenbroucke ha rifiutato di escludere un nuovo blocco. "L'unica cosa che posso garantire è che se lavoriamo insieme e tutti facciamo le stesse cose, abbiamo le migliori possibilità di ottenere ciò che vogliamo ottenere: mantenere le scuole aperte, far funzionare le imprese e consentire agli ospedali di farcela". Per la dott.ssa Erika Vlieghe, consigliere del consiglio di sicurezza nazionale, la tendenza non è solo "drammatica" ma anche "terrificante"."Se avessimo già un barometro corona, ora sarebbe arancione. Ma il nostro paese sta chiaramente diventando rosso ", ha avvertito, parlando al De Zevende Dag della VRT.

Anche la Francia vola verso un possibile nuovo giro di vite contro il coronavirus. Alla vigilia dell'attesa intervista a reti unificate su France 2 e TF1 di oggi, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha presieduto un nuovo Consiglio di Difesa Sanitaria per organizzare la risposta al virus. In particolare, il governo intende studiare i mezzi per bloccare la seconda ondata, che in Francia raggiunge livelli inquietanti. Dopo città come Parigi, Lione e Marsiglia, da questa notte anche Montpellier e Tolosa sono passate in zona di 'allerta massima' insieme con diversi comuni circostanti. Ieri la Francia ha conteggiato 96 morti in 24 ore legati all'epidemia, secondo i dati diffusi da Santé Publique France.

Resta massima l’allerta in Olanda dove il governo pensa di chiudere completamente i ristoranti e vietare la vendita di alcolici dopo le 20, come misure per contenere la curva dei contagi da coronavirus. Lo riporta RTL Nieuws. Le nuove misure, che nei Paesi Bassi hanno già suscitato le proteste degli imprenditori del settore, dovrebbero applicarsi per almeno due settimane e saranno presentate questa sera in conferenza stampa dal primo ministro Mark Rutte. Le scuole rimarranno aperte così come le palestre. Nei giorni scorsi i Paesi Bassi hanno superato la soglia dei 6.500 contagi quotidiani.

Un nuovo record assoluto del numero dei contagi da coronavirus e dei decessi si è registrato in Bulgaria, dove nelle ultime 24 ore ci sono stati 587 nuovi casi, pari a oltre il 13% dei 4.320 test diagnostici effettuati. Il totale da inizio epidemia è a oggi di 24.989. Stando ai dati pubblicati dal comitato operativo anti Covid di Sofia, da ieri sono stati segnalati ventitré decessi e il numero complessivo delle vittime sale a 915. Il bilancio dei casi di infezione fra il personale medico sanitario è salito a 1.384. Attualmente vi sono 8.099 casi attivi in Bulgaria, mentre negli ospedali sono ricoverati 1.221 pazienti, 65 dei quali in terapia intensiva.

La popolazione della Bulgaria è poco più di sette milioni di abitanti. In Germania data "la forte crescita" dei nuovi contagi nei Paesi confinanti, come la Francia, il ministero degli Interni tedesco non esclude più la reintroduzione dei controlli di frontiera, anche se si preferirebbe evitarli. Con la quarantena e l'attuale regime di test "cerchiamo di mettere in sicurezza il possibile senza dover prendere in esame altre misure ai confini", ha detto il portavoce degli Interni Steve Alter. La scorsa primavera, la repubblica federale aveva reintrodotto i controlli ai confini con diversi paesi confinanti, sospendendo di fatto la libera circolazione prevista dalla convenzione di Schengen.

In Inghilterra i dati sono preoccupanti. In questo momento ci sono più persone ricoverate in ospedale per il Covid 19 che prima dell'adozione del lockdown a marzo ha reso noto il direttore dell'Nhs, il servizio sanitario nazionale, Stephen Powis. Powis ha rilevato che si registra un forte aumento dei ricoveri tra gli over-65, in particolare gli over-85. Liverpool sarà inserita al livello più alto nel sistema di lockdown illustrato dal premier Boris Johnson: vietati gli incontri nelle case e tutti i pub e i bar saranno chiusi. Inoltre saranno chiusi palestre, centri ricreativi, negozi di scommesse e i casinò. Un incubo che non accenna a diminuire nel Vecchio continente Inghilterra compresa. Intanto nei palazzi europei si lavora alacremente per trovare soluzioni alla pandemia.