Michele Schiavone, Segretario Generale del Cgie, ha aperto i lavori dell’Assemblea tematica avente per oggetto la situazione degli enti gestori e la circolare n.3 emessa a fine luglio dalla Farnesina, quindi la diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero come strumento di ripresa post-Covid: una videoconferenza che fa seguito alla Plenaria di fine settembre con il Ministro degli Esteri. "Favorire e rinforzare la cultura significa anche permettere agli italiani all’estero concorrere a determinare questo arricchimento. Il sistema diventa tale se tutti i partecipanti hanno eguali possibilità", ha esordito Schiavone sottolineando come proprio per questo bisogna sostenere le iniziative della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e quelle del Mibact, ricordando le varie iniziative racchiuse all’interno delle cosiddette "Settimane" e tutte quelle orientate più in generale al Made in Italy. "L’istituzione del fondo cultura di quattro anni fa è stata una vera svolta per interventi programmabili di ampio respiro. Questo fondo è indispensabile per il comparto della cultura all’estero, la formazione, l’arte, la produzione letteraria e cinematografica", ha aggiunto Schiavone precisando come questo non sarà semplice nell’era post Covid. Alla luce della prossima legge di bilancio occorrerà dunque confermare questi fondi ossia risorse che andranno tra l’altro ad enti importanti come gli Istituti di Cultura e le scuole paritarie italiane. "Per confermare le risorse indispensabili e programmabili occorrerà fare ‘lobby’: tra i fondi più sensibili ci sono quelli ai corsi di lingua e cultura italiana, alle cattedre di italianistica, alle borse di studio, ai contributi per l’editoria", ha aggiunto Schiavone che ha chiesto di conoscere l’uso dei contributi investiti nei vari capitoli di spesa per l’anno corrente e infine lo stato dell’arte sull’assegnazione dei docenti e dei dirigenti scolastici. "Sulla circolare n.3 del luglio scorso il Cgie non ha mai espresso un parere diversamente da quanto previsto per legge", ha sottolineato il Segretario evidenziando la richiesta di sospensione di un anno rispetto all’entrata in vigore della circolare, puntualizzando anche la difficoltà di raccolta di fondi proprio a causa della pandemia. Roberto Vellano, Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana alla Direzione Generale Sistema Paese della Farnesina, ha parlato di iniziative culturali volte al rilancio del Paese, di quelle sulla diffusione della lingua e infine di quelle dedicate alla formazione ed enti gestori. "Abbiamo iniziato il 2020 con le risorse aggiuntive del piano Vivere all’Italiana: con questo piano si è vista una crescita in quantità e qualità delle iniziative anche con una serie di eventi seguibili da remoto e poi con una serie di progetti per la rete estera: c’è stato un finanziamento specifico aggiuntivo presente all’interno del decreto Cura Italia pari a 30 milioni di euro di cui 25 destinati alla rete estera, 18 alle Ambasciate, 7 agli Istituti di Cultura e 5 alla gestione diretta da parte della Dgsp per realizzare progetti. Per quanto riguarda la fruizione digitale ricordo il programma ‘We are Italy’ nei primi mesi dell’epidemia che ha consentito alla nostra rete di rendere visibili decine di iniziative in ogni campo, dall’arte alla musica e allo spettacolo, con 8 milioni di visualizzazioni; poi la rassegna online ‘Fare cinema’ su piattaforma Raiplay; poi il festival ‘Estate all’italiana’ con una fruizione online di 25 spettacoli tra i principali festival estivi italiani", ha spiegato Vellano. "Arriverà anche un punto di accesso unico e coordinato di tutte le iniziative della nostra diplomazia culturale. E’ in corso di realizzazione e comprenderà arte, cinema, spettacolo, lingua ed editoria. In tutti questi mesi – ha aggiunto Vellano – abbiamo lavorato insieme a diversi partner istituzionali come Mibact e Rai, compreso tutto il mondo dantesco in vista del 700° anniversario di Dante, raccogliendo con la massima inclusività proposte nei vari settori", ha evidenziato il Direttore facendo menzione di iniziative come il ‘Vivere all’Italiana in musica e sul palcoscenico’, con oltre 370 proposte progettuali, il ‘Corti d’autore’ prodotto insieme ad Anica, il ‘Cantica21’. Quindi il ‘Giro d’Italia con Geronimo Stilton’ per quanto riguarda il mondo del fumetto destinato ai più giovani, ma anche un videogioco per smartphone. Un altro progetto riguarda la mappatura degli spazi dedicati all’arte contemporanea insieme al Mibact. Vellano ha precisato come la quarta edizione degli Stati generali della lingua italiana nel mondo sia stata rinviata per l’emergenza sanitaria e anche perché il censimento sull’insegnamento dell’italiano non avrebbe potuto svolgersi come previsto e avrebbe comportato dati disomogenei rispetto agli anni precedenti: "speriamo di riprendere questo appuntamento che, insieme alla Settimana della lingua italiana, è un momento importante". Vellano, parlando della formazione, ha evidenziato come il sistema scolastico in Italia e nel mondo abbia sofferto, rappresentando una fonte di criticità. "Le nomine dei docenti all’estero dipendono dal Ministero dell’Istruzione. Quest’anno a fronte di 150 posti ne risultano da nominare ancora 90. Provvederemo come Maeci alle assegnazioni temporanee non appena il Ministero dell’Istruzione emanerà l’ordinanza", ha assicurato Vellano ricordando la questione della chiusura dell’istituto scolastico di Asmara chiuso dal Governo eritreo: la scuola dal 1 settembre è temporaneamente chiusa e gli insegnanti di ruolo riassegnati ad altre sedi. Sugli enti gestori-promotori che erogano corsi di lingua il Direttore ha spiegato come nel 2020 il budget sia di 14 milioni e 300 mila euro circa e le domande di contributo ricevute nel 2020 riguardano 86 enti gestori complessivi di cui 33 in Europa, 24 in Nord America, 19 in America Latina, 5 in Australia, 4 in Africa e 1 in Asia. "Fin da maggio è stato approvato il decreto di riparto per quasi 14 milioni di euro: ad oggi risulta un’assegnazione a 79 enti gestori per 8,6 milioni di euro pari al 60% del finanziamento disponibile", ha spiegato Vellano citando quindi la circolare n.3. Quali sono le novità introdotte dalla circolare? "La principale novità è che si passa da un bilancio annuale a un progetto formativo, da un obiettivo generale di assistenza scolastica ai connazionali e gli italo-discendenti ad una promozione linguistica che rifletta il decreto n.64 del 2017", ha spiegato Vellano parlando di progetti riguardanti l’anno scolastico e non più l’anno solare come avveniva finora con la conseguenza che nell’emisfero nord l’anno scolastico andava spezzato in due per gli esercizi finanziari. Un’altra novità riguarda inoltre l’istituzione di un albo consolare per gli enti gestori-promotori e la messa in linea di un portale informatico dedicato "per permettere agli enti di operare online favorendo così un’interazione più rapida e una correzione in tempo reale degli errori che rallentano l’erogazione dei contributi". L’entrata in vigore è stata oggetto di molte riflessioni, come ha ricordato lo stesso Vellano, purtuttavia "abbiamo optato di far restare in vigore la circolare seppure con misure di flessibilità e transizione su termini e scadenze". Silvana Mangione, Vicesegretario Generale Cgie per i Paesi anglofoni extraeuropei, ha ricordato come recentemente su questo tema siano state usate parole come flessibilità, tempistica, raccolta fondi e garanzie per i contributi agli enti gestori. In proposito Mangione ha rilevato la necessità di dare concretamente seguito alle garanzie evidenziate dal Maeci per gli enti gestori . "La tempistica – ha aggiunto – è la chiave di tutto nelle erogazioni, nelle verifiche e nei controlli consuntivi", ha spiegato Mangione. "In questa situazione non possiamo raccogliere fondi perché occorre poterci incontrare e, per via della pandemia, non si può: quindi altrimenti non si avrebbero entrate di questo tipo tranne che per i corsi di formazione a pagamento da remoto che tra l’altro compensano la solitudine delle persone", ha aggiunto Mangione lamentando la situazione relativa alle assegnazioni delle prime erogazioni, da mettere in campo a prescindere dalle avvenute verifiche, "altrimenti non è possibile inserire alcuni corsi come in Nord America e mantenere gli impegni assunti con le autorità locali che cofinanziano determinati corsi". Il Vicesegretario ha parlato di contratti che devono essere onorati; un altro ostacolo è poi quello della comunicazione sugli anticipi da richiedere che sarebbe arrivata solo a pochi enti gestori in America. Serve "accountability" non traducibile solo come responsabilizzazione. Un altro problema sottolineato da Mangione è quello delle scuole paritarie. "La scuola italiana a New York, bilingue e biculturale, questa rischia la chiusura perché dall’ Italia sono arrivati solo 40 mila euro di contributo", ha precisato Mangione che ha anche chiesto in favore degli enti gestori una comunicazione "più chiara". Andrea Mantione (Paesi Bassi) ha chiesto delucidazioni sulle cifre ossia su quale budget italiano ci sia per la scuola e la cultura all’estero. La deputata Fucsia Fitzgerald Nissoli (FI), eletta nella Circoscrizione Estero, ha sottolineato al necessità "che i nostri figli conoscano l’italiano e, – ha aggiunto – anche in questo momento di pandemia non possiamo far venir meno l’educazione linguistica per cui serve l’implementazione di riforme", ha commentato la deputata. "E’ stato sollevato al Viceministro Sereni il problema della difficoltà applicativa della circolare n.3 per gli enti gestori. La transizione organizzativa non porti l’eliminazione di quanto di buono fatto finora dagli enti gestori", ha sottolineato Nissoli che ha auspicato una attuazione graduale delle circolare. Fabio Ghia (Anfe) ha ricordato i fondi straordinari assegnati in funzione di casi particolari per l’assistenza ai connazionali "ma anche molti altri settori – ha aggiunto – come quelli del Sistema Paese sono stati toccati dall’emergenza". Fernando Marzo (Belgio) ha espresso il timore che "senza garanzia si Michele Schiavone rischi di non avere più enti gestori in Belgio: serve mettere paletti e avere accordi che rendano rispettabili gli impegni presi perché gli enti non possono lavorare stando mesi senza contributi", ha spiegato Marzo auspicando acconti in tempo utile tenendo conto della diversità tra i due emisferi. Nello Gargiulo (Cile) ha ricordato come su 70 mila residenti iscritti nella sua area ci siano solo due scuole paritarie con alunni che per metà sono cittadini cileni e per l’altra italo-discendenti. "Servono corsi di lingua specifici per italo-discendenti per accompagnare la cittadinanza con un senso di appartenenza; quindi anche programmi più specifici di Rai Italia in orari più adatti perché non basta solo portare l’Italia nelle case", ha precisato Gargiulo. Luigi Papais (Ucemi) ha parlato di Istria e Dalmazia ma anche Slovenia e Croazia. Si tratta di Paesi dove "abbiamo il dovere di sostenere l’azione di resilienza degli italiani che vivono lì per promuovere il Made in Italy", ha spiegato Papais parlando anche del dipartimento all’editoria e della questione balzata alle cronache tempo fa sulla possibile chiusura del satellite della rete Capodistria e quindi dei programmi italiani in Croazia. Norberto Lombardi (PD) ha parlato della necessità di "una promozione integrata e di un’internazionalizzazione da portare avanti insieme ad attività culturali e turistiche: anche il turismo è infatti molto collegato con gli elementi culturali, ma sono stati messi in campo 30 milioni, di cui neanche un centesimo per chi lavora nel campo dei tour operator e del turismo di ritorno", ha rilevato Lombardi sottolineando la necessità in questo ambito di "politiche concrete". Altro aspetto toccato da Lombardi ha riguardato il rifinanziamento del fondo per la promozione integrata: "senza rifinanziamento avremo una regressione generalizzata". Franco Papandrea (Australia) ha chiesto quali siano le metodologie della circolare n.3. "Suggerirei un vademecum per indicare cosa richiede ciascuna voce agli enti gestori che non rischiano così di essere bocciati nelle loro iniziative". Mariano Gazzola (Vicesegretario Generale Cgie per l’America Latina) ha parlato dei corsi di lingua e cultura e di un sistema ancora basato su corsi presenziali: in America Latina si evidenzia una battuta di arresto dei corsi integrati che nell’emisfero australe di solito iniziano a marzo e quindi non sono ricominciati, con enormi difficoltà a seguire i corsi da casa. Nello Collevecchio (Venezuela) ha ricordato come anni fa sia stato chiesto di avere un rappresentante Cgie presso la cabina di regia del Sistema Paese e di inviare una circolare alle Ambasciate per elaborare un "piano paese". Collevecchio ha auspicato il ripristino in Venezuela di una promozione di lingua e cultura come era dieci anni fa. Tony Mazzaro (Germania) ha parlato di "enti gestori visti come partner e non come in contrapposizione al Ministero perché serve un rapporto collettivo ma abbiamo bisogno di certezze", ha commentato Mazzaro facendo presente che con il cambio passo auspicato si prevedano date certe per l’erogazione dei fondi. Per Gianluca Lodetti (Cisl) bisogna infine verificare quanto fanno gli altri Stati per la lingua, la cultura e la promozione rispetto a noi. "Paesi come Francia, Germania e Spagna investono moltissimo in questo ambito delineano contesti più integrati", ha sottolineato Lodetti considerando quanto siano aumentati gli italiani residenti all’estero. In sede di replica è intervenuto il Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana Vellano che ha sottolineato come le garanzie date dal Maeci per gli enti gestori rappresentino un impegno volto a raggiungere nell’interesse comune un calendario rispettato e condiviso. Vellano ha anche rilevato qualche miglioramento della diffusione dei programmi Rai nel mondo anche se resta la problematica dei diritti internazionali. A infine preso la parola Fabio Schina della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, che ha sottolineato il lavoro svolto dall’amministrazione per l’erogazione delle risorse per gli enti gestori che dovrebbero giungere in tempo utile.

SIMONE SPERDUTO