Fa rumore il disappunto dei sindaci nei confronti del governo per il nuovo dpcm con le norme anti-Covid. Nel testo è presente la delega per la possibilità di chiudere dopo le 21 vie e piazze a rischio assembramenti proprio ai primi cittadini. "E' una scorrettezza istituzionale, non se n'era discusso", tuona Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. Il Viminale chiarisce: "I primi cittadini saranno supportati in tutto dai prefetti. Non investiremo i comuni di cariche troppo onerose, tanto meno li abbandoneremo".

Anche il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, ha provato a ricucire lo strappo: "Il governo non lascia i sindaci da soli e non scarica su di loro le responsabilità, al contrario: è al loro fianco 24 ore su 24". Ma è arrivata subito la risposta di Decaro: "Non si capisce chi deve fare cosa. La norma, per come è scritta, è inattuabile, oltre a rappresentare una scorrettezza istituzionale: non ne avevamo discusso".