Il presidente dell’Uruguay Luis Lacalle Pou ha annunciato in conferenza stampa quello che molti aspettavano: le frontiere rimarranno chiuse durante la stagione estiva per la pandemia dovuta al coronavirus. "In base ai rapporti del Ministero della Salute e del GACH (Grupo Asesor Científico Honorario) sarà un’estate limitata" ha affermato il presidente sottolineando come altri paesi che hanno aperto al turismo durante l’alta stagione hanno poi avuto le conseguenze con picchi di contagi. "Questa è una decisione molto difficile che molti non condivideranno. Abbiamo cercato di prendere tempo ma oggi gli elementi per decidere in questa direzione sono schiaccianti".

A nulla sono valse quindi le proposte di un settore che sta attraversando una crisi gravissima e che aveva chiesto l’implementazione di un passaporto sanitario per consentire in qualche modo gli arrivi dato che il turismo interno da solo non basta. Secondo i calcoli della Asociación Uruguaya de Agencias de Viajes (Audavi) il turismo copre l’8% del PIL nazionale generando quasi 2 miliardi di dollari all’anno con 100.000 posti di lavoro. Ampiamente prevedibile, l’annuncio di Lacalle Pou arriva proprio nel periodo in cui il paese soffre il maggior aumento nel numero di casi da quando è iniziata l’emergenza sanitaria a metà marzo: attualmente ci sono 444 positivi, 2.701 è il totale di casi accumulati e 53 morti.

Seppur in crescita, questi dati continuano a essere i migliori a livello regionale. Quella del Governo però è anche una retromarcia nei confronti dei turisti europei (una minoranza del turismo internazionale) a cui il ministro Cardoso aveva promesso due mesi fa la riapertura delle frontiere per una sorta di continuità con quanto aveva fatto precedentemente l’Europa nei confronti degli uruguaiani. Oggi continua a essere consentito l’ingresso in Uruguay solo per determinati motivi tra cui ricongiungimento familiare, lavoro o investimenti con questi requisiti: bisogna avere un risultato negativo al Covid 19 -con un test effettuato entro un massimo di 72 ore precedenti al volo- e mantenere una quarantena obbligatoria di almeno sette giorni una volta arrivati oppure fare un secondo tampone.

Matteo Forciniti

 

 

¿QUIÉNES PUEDEN ENTRAR HOY A URUGUAY?
Extranjeros residentes en el país; tripulaciones de aeronaves y barcos; ayuda humanitaria; choferes del transporte internacional; diplomáticos acreditados ante el Estado uruguayo; extranjeros amparados en un cordón humanitario (futbolistas, por ejemplo); brasileños que demuestren tener residencia en la frontera con Uruguay; personas que ingresen por protección internacional, refugiados; reunificaciones familiares justificadas ante Cancillería; Ingresos temporales con fines laborales, económicos o empresariales, debidamente justificados por carta notarial.