Pirlo, dimmi perchè non credi a Kulusevski. Eravamo tutti presi a cercar spiegazioni per l’assenza di Dybala, poi Paulo torna. E sparisce invece il campione che la Juve se l’è guadagnata giocando, non partecipando alla riffa con Suarez. Lo svedese – non ridete – entra dopo un’ora e riaccende una squadra molle e distratta; e al 71′ non solo segna il gol del pareggio ma rivitalizza anche Paulo, improvvisamente vivace, spinto da inedito furore verso la porta avversaria.

Il comprensibile impaccio di Pirlo – ahi Crotone – reclama già attenzione. Gli addetti ai lavori – juventinizzati a parte – sperano che certe prove soffertissime annuncino una pausa dello scudettificio Conte-Allegri-Sarri. Agnelli dirà no: la Juve è la Juve, Pirlo è Pirlo. Il Decimo (consecutivo) lo vuole. Ma la Fatal Verona dà un segnale forte (al Bentegodi è sempre stata dura, anche con il Chievo): non è l’assenza di Ronaldo, il problema, nè il sommesso ritardo di Dybala.

E’ l’intero impianto, a soffrire. Troppo giovane a Crotone, troppo "sciolto" a Verona. Eppoi – ripeto – l’incomprensibile sparizione di Kulusevski. L’avversario c’entra, naturalmente, in questa tormentata esibizione bianconera. Juric è un ottimo allenatore, il Verona una squadra coraggiosa che gioca un bel calcio e sembra in grado di intercettare e spegnere tutte le idee di Genius Pirlo: questo è anche un test di valore prima del match con il Barcellona che dopo la batosta nel Clasico (Var sotto accusa) sarà forte di rabbia. E anche dall’ancora non rivelato ma già favoleggiato diciassettenne Ansu Fati, gol bandiera contro il Real. Ogni discorso – Verona compreso – non può ignorare Ronaldo, il Fantasma del Covid: si sente la sua mancanza quando Dybala improvvisa e non riconosce interlocutori se non lo svedese.

C’è comunque gente, in questa Juve, che non merita la fiducia di Pirlo: Rabiot e Ramsey, ad esempio, lo stesso esaltato Arthur va a corrente alternata; poi a tutti manca – a Bernardeschi in particolare, giustamente sostituito da Kulusevski – lo spirito battagliero, l’aggressività che esibisce il Verona non con spirito provinciale ma come se sulla panca gialloblù – pur degnamente occupata da Juric – ci fosse Conte. Già, caro Pirlo, un pò d’intensità non ci starebbe male. Nessuno ha sostituito la cattiveria di Pjanic. E la Juve 20-21 non ha ancora sostituito la Juve di Sarri, già ridimensionata rispetto alla squadra di Allegri. Ricordate? La Juve che giocava male. E adesso Messi. Max, dove sei?

Italo Cucci