Progreso è famoso per aver il molo più lungo del mondo. Si trova nello stato dello Yucatan, in Messico: costruito in cemento armato il molo si addentra nel Golfo del Messico per una lunghezza di 6,5 chilometri. Originariamente era 2,1 chilometri e fu inizialmente costruito tra il 1937 e il 1941. Progreso è un importantissimo porto commerciale e turistico: lì partono e arrivano navi mercantili come quelle da crociera.

Ma perchè un molo così lungo? Per le condizioni geologiche di quell'area infatti, non era possibile il drenaggio del fondale marino in prossimità della costa in quanto i continui movimenti di sabbia avrebbero fatto in fretta a ricoprirlo di nuovo, così la società danese che si era aggiudicata l'asta per i lavori, Christiani & Nielsen, propose la realizzazione di un molo che si immettesse in mare di un paio di chilometri, perpendicolarmente alla costa. Così si è mantenuto per 44 anni, fino al 1985 quando furono decisi nuovi lavori di ampliamento che l'hanno portato ai 6,5 chilometri attuali: il più lungo molo, e anche il più spettacolare, al mondo.

Poi nel 2014 è stato costruito anche un viadotto di servizio, 2,5 chilometri, al fine di migliorare la comunicazione portuale. Oggi Progreso è il primo scalo marittimo dello Yucatan, si trova a 35 chilometri da Merida, la città più importante ed è tra i quattro principali porti sul Golfo del Messico assieme ad Altamira, Tampico e Veracruz. Ma Progreso, nel giro di pochi anni ha intenzione di salire nella graduatoria e la conferma è arrivata da un accordo firmato attraverso una iniziale 'lettera di intenti' della Fincantieri, quarto gruppo al mondo per la costruzione di grandi navi, con il Governo dello stato dello Yucatan.

L'accordo, specificatamente realizzato con il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, prevede la partecipazione del gruppo italiano, per un importo di 150 milioni di dollari, per la realizzazione di un nuovo cantiere che servirà alle riparazioni, conversioni e manutenzioni navali. Un grande progetto che rientra, in quello ancora più ampio, dell'ampliamento del porto di Progreso. In base a questo accordo Fincantieri per un periodo di quarant'anni gestirà in esclusiva il nuovo cantiere.

La firma della lettera d'intenti si è avuta a distanza: da una parte Ernesto Herrera Novelo accompagnato da Mauricio Vila Dosal, rispettivamente ministro dello Sviluppo Economico e Governatore dello Yucatan, dall'altra per Fincantieri Giorgio Rizzo, Direttore della Divisione Services e Fabio Gallia Direttore Generale. L'opera prevede due bacini in muratura, che saranno i più grandi d'America che potranno ospitare navi fino a 400 metri di lunghezza, in particolare navi da crociera e quei mercantili che necessitano di complesse operazioni, in particolare quelli che trasportano gas e greggio. Inoltre la struttura sarà dotata di una piattaforma per il sollevamento di unità fino a 150 metri di lunghezza oltre a banchine, uffi, attrezzature speciali e altro ancora.

Un cantiere marittimo d'avanguardia la cui creazione, nella fase iniziale, sarà gestita dal Governo dello Yucatan. I lavori avranno inizio nel 2021, poi passando attraverso numerose fasi, la conclusione è preventivata per il 2027. Fincantieri, che sarà presente in diversi aspetti fin dall'inizio, nella seconda fase curerà direttamente in particolare le cosiddette strutture avanzate per poi sovrintendere anche all'avvio delle attività portuali. Fincantieri si occuperà anche della delicata gestione del training del personale che avverrà anche in Italia coinvolgendo istituti specializzati, ma anche la Academy del gruppo italiano. Si tratta di un progetto dalle enormi prospettive, infatti il Messico esporta beni per oltre 400 miliardi di dollari, mentre ne importa per una cifra superiore ai 300 miliardi e una parte considerevole di questi scambi commerciali avviene via mare e Progreso ha intenzione di incrementare la propria quota che comprende, non si deve dimenticare, anche il settore crocieristico.

di SANDRA ECHENIQUE