Nemmeno cinque mesi fa. Era il 4 luglio, Indipendence Day violento in tante città degli Stati Uniti. Come a Baltimore dove la cieca furia dei teppisti aveva preso di mira anche la statua dedicata a Cristoforo Colombo. Sradicata dal suo piedistallo e gettata nelle acque del porto. Uno dei tanti vili atti che purtroppo Black Lives Matter e tutti gli altri leftists ci hanno abituato in questi ultimi mesi. Ma anche se con la nuova amministrazione Biden le cose stanno per cambiare negli Stati Uniti (come non si sa...) prima di abbandonare la White House il presidente ormai uscente Donald Trump ha fatto un regalo agli italo-americani tanto vessati ultimamente.

L'amministrazione Trump infatti ha assegnato $30.000 per riparare e riportare alla luce la statua, alta oltre due metri. Si tratta di una somma che arriva dal National Endowment for the Humanities (NEH) destinata come parte di uno sforzo a livello nazionale per restaurare o ricostruire monumenti, statue di 'figure storiche iconiche' che sono state vandalizzate o danneggiate. Il programma si chiama 'A More Perfect Union' una iniziativa che ha lo scopo di suscitare l'interesse pubblico per la storia americana in vista del 250º compleanno degli Stati Uniti che cadrà nel 2026.

Secondo quanto riferisce il NEH, si tratta di somme di denaro che il chairman dell'agenzia federale Jon Parrish Peede, può utilizzare a propria discrezione al fine di fornire 'finanziamenti accelerati in risposta a esigenze istituzionali urgenti'. Durante le amministrazioni precedenti a quella di Trump il NEH aveva stanziato denaro per riparere statue e monumenti danneggiati solo da eventi naturali, come inondazioni, uragani, incendi eccetera. Con Donald Trump il programma ha avuto un più ampio utilizzo, visti gli atti vandalici che si sono ripetuti in maniera quasi ossessiva da una costa all'altra degli States.

Infatti al culmine delle violenze che hanno colpito statue di ogni genere, fino a quelle dedicate a George Washington e Abraham Lincoln, l'estate scorsa Trump ha firmato un atto esecutivo che condannava la distruzione dei monumenti storici ordinando al tempo stesso che fossero messi a disposizione fondi federali per sostituirli o ripararli. Un'ordinanza nella quale il Presidente definiva la distruzione delle statue un "assalto alla nostra memoria nazionale collettiva". E in seguito a questa firma, ecco che Baltimore è stata subito scelta, una delle prime quattro città dove gruppi per il restauro hanno ricevuto le sovvenzioni da 30.000 dollari ciascuna.

La motivazione resa nota da NEH spiega che la cifra messa a disposizione della città del Maryland è destinata ad "aiutare il restauro di una statua di Cristoforo Colombo che in precedenza si trovava nella Little Italy poi rovesciata e gravemente danneggiata durante le proteste del luglio scorso". Il gruppo destinatario degli aiuti è Columbus Celebrations Inc., associazione privata presieduta dall'ex senatore Democratico John Pica, da tempo leader della comunità italo-americana della città. I $30.000 del governo federale, è stato spiegato, serviranno per la ricostruzione della statua, realizzata in Italia e offerta nel 1984 come dono a Baltimore, durante una cerimonia alla quale partecipò l'allora Presidente Ronald Reagan. Il luogo dove fu deciso di mettere la statua era una piazza, appena creata sulla President Street, a sud di Scarlett Place tra Inner Harbor e Little Italy.

Bill Martin, uno dei membri del Columbus Celebrations Inc., ha spiegato che per creare una riproduzione della statua occorreranno 70-75.000 dollari e che la sua organizzazione sta ancora raccogliendo i fondi mancanti. In ogni caso la nuova statua non sarà riposizionata dove si trovava fino al 4 luglio, ma verrà cercata un'altra sede. "L'obiettivo però - ha ribadito - è che rimanga nel Maryland, speriamo a Baltimore". Ancora da decidere se su suolo pubblico o privato, se all'aperto o al chiuso, in ogni caso priorità nella scelta sarà la sicurezza. La statua distrutta, del peso di 17 tonnellate, di marmo bianco scolpita in Italia, fu donata a Baltimore da Italian American Organisations United. Prima del 4 luglio Columbus Celebrations Inc. aveva anche assunto guardie private, disarmate, per proteggere Colombo. Ma non è servito e successivamente ha dovuto affidarsi a una società specializzata nelle immersioni per recuperare quello che rimaneva del monumento gettato nelle acque del porto.

Roberto Zanni