Non è ancora una resa definitiva, ma Donald Trump ha capito che deve cominciare a fare le valigie, perché dovrà lasciare la Casa Bianca. Non cambia posizione, le presidenziali sono state “una frode massiccia”, dice, ma ai cronisti assicura che se i Grandi Elettori diranno Joe Biden, farà gli scatoloni. “Sarà qualcosa di molto difficile da accettare, perché sappiamo che c’è stata una frode massiccia”.

Quando tutto sembra preannunciare la solita litania di Donald Trump che lo vede vittima di un broglio nazionale, su insistenza del giornalista che gli chiede se abbia intenzione o meno di lasciare la Casa Bianca il 20 gennaio (giorno di insediamento di Joe Biden), il tycoon cede: “Certo che lo farò. E voi lo sapete”.

Anche perché se è vero che Joe Biden non è ancora ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti ed è in attesa del voto dei Grandi Elettori del 14 dicembre, è altrettanto vero che questo voto è una formalità. Non è mai accaduto nella storia, infatti, che i due voti - dei cittadini e dei Grandi Elettori - si contrapponessero.

Trump, comunque, non demorde. Continua a definire “da terzo mondo” l’infrastruttura elettorale statunitense e avverte: “Penso che molte cose succederanno prima del 20 gennaio”. Su Twitter, va addirittura oltre, prendendosela con i media, definendo “truccate” le elezioni e autodichiarandosi, ancora una volta, il vero e unico vincitore.

Il 5 dicembre The Donald si recherà in Georgia, dove a gennaio ci sarà  un ballottaggio fondamentale per la conquista del Senato, mentre i ricorsi continuano ad andare avanti seppur con scarsi risultati. Quasi nulli. Con l’avvio della transizione elettorale, già anticipata lunedì da Trump, il neo eletto Joe Biden avrà la possibilità di accedere a file e finanziamenti, oltre che ricevere briefing dai servizi di intelligence statunitensi. Ancora più importante, perlomeno per la situazione attuale, Biden potrà accedere alle informazioni riguardanti la pandemia di Covid-19 e sullo stato di avanzamento dei vaccini.