Così come gli stadi vuoti, le spiagge senza turisti stranieri e l'assenza di eventi massivi anche il carnevale del 2021 rappresenterà un'anomalia per l'Uruguay. La Intendencia di Montevideo ha deciso infatti di sospendere i due eventi più significativi di questa celebrazione, la più sentita nel paese, attesa ogni anno tra gennaio e febbraio: la sfilata inaugurale del carnevale lungo l'avenida 18 de Julio e poi il "desfile de Llamadas", ovvero la festa dei tamburi del candombe che rievoca un'antica tradizione ereditata dagli schiavi africani.

La decisione -ampiamente prevedibile- è stata presa proprio per prevenire l'aumento di casi di coronavirus che nell'ultimo mese hanno registrato una forte crescita. "Considerando che l'organizzazione delle sfilate comporta un alto rischio di contagio in queste condizioni" -si legge nel comunicato del comune- la Intendencia di Montevideo decreta la "sospensione" delle due sfilate più importanti oltre a quelle più numerose che si svolgono durante il periodo nei singoli quartieri. Una scelta, questa, che è stata coordinata con il Ministero della Salute "nell'ambito di una politica di gestione del rischio e tenendo conto dei documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che fanno riferimento agli eventi pubblici".

Quello del carnevale è stato uno dei primi provvedimenti di Carolina Cosse, la nuova governatrice della capitale che ha assunto l'incarico la scorsa settimana dopo aver vinto le elezioni del 27 settembre, e che ha subito precisato che "non si tratta di una sospensione del carnevale" e che presto "si stabilirà un protocollo per consentire lo svolgimento degli spettacoli". Come hanno sottolineato le autorità, la misura è stata accolta favorevolmente dai due raggruppamenti Daecpu (Directores Asociados de Espectáculos Carnavalescos Populares del Uruguay) e Audeca (Asociación Uruguaya de Candombes).

La sospensione delle sfilate rappresenta un duro colpo per il carnevale di Montevideo famoso per essere il più lungo del mondo nelle celebrazioni che durano 40 giorni e che radunano numerosi spettatori e anche turisti.

di Matteo Forciniti