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Brasile, Lula dopo la condanna in appello per corruzione: “Menzogne. Fuga? Non lascerei mai il Paese”

Non fuggirò mai. Perché sono orgoglioso di essere un cittadino brasiliano”. A dirlo è l’ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, che esclude in maniera categorica l’ipotesi fuga se dovesse essere condannato definitivamente, dopo i 12 anni di reclusione inflittigli in appello per corruzione.

“Nella mia vita sono scappato una sola volta: avevo 5 anni ed ero circondato dalla miseria. Fuggii dalla fame: se non l’avessi fatto, probabilmente avrei avuto poche possibilità di sopravvivere. Sono molto tranquillo, affronterò qualsiasi situazione sempre a testa alta” ha detto Lula.
“MENZOGNE”.

Le ha definite così le accuse che di fatto hanno portato alla sua condanna nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato”. All'ex numero uno del Brasile è stato riconsegnato il passaporto, sequestratogli dopo la condanna in appello perché per il giudice esisteva la possibilità che potesse lasciare il Paese.

Lula gode ancora dei favori del popolo brasiliano: è infatti in testa – col 37% - nei sondaggi per le elezioni presidenziali in programma a ottobre.

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