Alta tensione in Medio Oriente dove si rischia un'escalation militare. Diversi "obiettivi iraniani" sono stati, infatti, colpiti in Siria dall'aviazione di Tel Aviv nelle ultime ore. Il raid è scattato in risposta al drone iraniano lanciato nel territorio ebraico e intercettato da un elicottero dell'aviazione israeliana. A riferirlo, il portavoce militare israeliano.

CENTRATI UNA DOZZINA DI OBIETTIVI
Tra gli obiettivi centrati - complessivamente una dozzina, tra cui quattro batterie di difesa anti-aerea siriana - figurerebbe anche la postazione da cui in Siria è stato lanciato il drone iraniano. Dall'inizio dell'operazione, hanno reso noto fonti del governo, il premier israeliano Benyamin Netanyahu viene costantemente informato di tutti i dettagli in tempo reale.

ISRAELE: "IRAN RESPONSABILE VIOLAZIONE"
Israele considera "l'Iran responsabile per questa grave violazione della sovranità israeliana" ha detto il portavoce militare, aggiungendo che l'esercito ha colpito "il sistema di controllo iraniano che ha inviato il drone in Siria". Secondo i media, la base da cui è partito il drone iraniano si trova a Tadmor, nel deserto siriano.

UN F16 PRECIPITA DURANTE L'ATTACCO 
"Durante l'attacco (in Siria, ndr), contro i velivoli israeliani sono stati lanciati numerosi missili di antiaerea. I piloti di un apparecchio hanno abbandonato il loro aereo, in base alle procedure. I piloti sono atterrati in territorio israeliano dove hanno ricevuto cure mediche" ha poi aggiunto il portavoce militare secondo cui sull'incidente è stata aperta un'inchiesta. Il portavoce non ha precisato se l'aereo, un F16I, sia stato colpito dal fuoco della contraerea o se abbia subito un guasto.

GRAVE UNO DEI DUE PILOTI
Uno dei due piloti dell'F16 sarebbe comunque in gravi condizioni. Lo scrive il sito Ynet, citando fonti militari di Israele. "L'esercito - ha aggiunto - continuerà ad agire contro ogni tentativo di infiltrarsi nello spazio aereo israeliano e reagirà con determinazione". I media israeliani hanno sottolineato che quello di oggi è il primo caso di un intervento diretto dell'Iran contro Israele, senza passare per Hezbollah, Hamas o altri gruppi.