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California: Tettamanti e Stanford, nuova scoperta

Un gruppo di ricercatori del Centro Tettamanti di Monza in partnership con colleghi della Stanford University, ateneo della California, ha individuato nuove caratteristiche delle cellule tumorali attraverso le quali è possibile prevedere il rischio di ricaduta nei pazienti colpiti dalla leucemia linfoblastica acuta.

Si tratta del tumore più frequente nella età pediatrica: infatti rappresenta l'80% di tutte le leucemie e il 25% di tutti i tumori che sono diagnosticati da 0 a 14 anni e che raggiunge, statisticamente, il suo punto più elevato nella fascia tra i 2 e i 5 anni per poi diminuire e diventare davvero minimo dopo i 29 anni di età.

Con i risultati di questa ricerca italo-americana si potrà prevedere il rischio di ricaduta nei pazienti fin dal momento della diagnosi della malattia. Lo studio è stata pubblicato dalla rivista scientifica 'Nature Medicine' ed è stato sostenuto dalla AIRC e
dalla Fondazione 'Benedetta è la vita' e i ricercatori hanno potuto scoprire quello che è un preciso comportamento della cellula che sembra poi portare alla ricaduta.

Il Centro Tettamanti è stato istituito nel 1987 ed opera nel campo della ricerca sulle leucemie ed emopatie infantili. In Italia è stato il primo a creare una struttura di ricerca nelle campo delle leucemie del bambino e si muove in maniera assolutamente integrata con la struttura di cura. Il Centro ha una sede che si sviluppa su 650 metri quadrati e ha in dotazione tutte le più moderne attrezzature per gli studi di biologia cellulare e molecolare.

La Stanford University, che si trova nella omonima località californiana a una trentina di chilometri da San Jose, è un ateneo privato di ricerca. È stata fondata nel 1891 da Leland e Jane Stanford in memoria del loro unico figlio, Leland Jr. Uno dei più prestigiosi atenei al mondo con 19 premi Nobel, 171 membri della National Academy Sciences, 109
della Engineering e 76 della Medicine.

Caterina Pasqualigo

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