In Italia è in aumento il fenomeno dei “working poor”, ovvero delle persone che, pur avendo un lavoro, rischiano comunque la povertà. Questo a causa del lavoro precario e dei part time.

L’Eurostat ha fornito dati riguardanti il 2016 che non possono certo lasciare gli italiani tranquilli: l’11,7% di chi ha un lavoro, quindi circa 2,6 milioni di persone, è a rischio povertà.

La Cgil lancia l’allarme: nell’ultimo lustro si registra un’impennata dei part-time involontari e negli ultimi due anni sono aumentate le assunzioni a tempo determinato.