Niente più aste petrolifere. Lo ha assicurato Andres Manuel Lopez Obrador, candidato favorito alle presidenziali in Messico, dicendosi pronto, in caso di vittoria, a mettere pesantemente mano alla riforma energetica che ha permesso l'ingresso di capitali stranieri e privati nel settore. Al 1 luglio, qualora dovesse ottenere un voto in più dei suoi diretti concorrenti, "Amlo" chiamerà l'attuale presidente Enrique Pena Nieto per chiedere di fermare le aste petrolifere e controllare "uno per uno" i contratti "per vedere se soddisfano i requisiti legali" e assicurarsi che non siano "macchiati" da casi di corruzione.

LE PROMESSE DI "AMLO"
Più in generale, riporta li quotidiano "El Economista" citando le manifestazioni tenute nel fine settimana, insisterà per fermare da subito "la consegna dei contratti" per impedire alle imprese private di sfruttare il "petrolio del nostro paese". E nel giro di tre anni non si compreranno più carburanti dall'estero, con l'obiettivo, è l'ulteriore promessa di "Amlo", di ridurre ulteriormente il prezzo delle benzine in patria.