Il parlamento peruviano ha sospeso la sessione plenaria in cui questa notte doveva decidere se accettare o respingere le dimissioni presentate mercoledì dal presidente Pedro Pablo Kuczynski. Il presidente del Congresso, Luis Gallareta, ha annunciato che la sessione è stata rimandata alla giornata di oggi, alla presenza anche del vice presidente Martin Vizcarra, che dovrebbe, con ogni probabilità, assumere l'incarico al posto di Kuczynski.

CHIAMATI A VOTARE LE DIMISSIONI
Vizcarra sta rientrando dal Canada, dove ha ricoperto da ottobre l'incarico di ambasciatore del Perù. Lo riferisce il quotidiano peruviano "La Republica". I membri del Congresso sono chiamati a votare la rinuncia di Kuczynski: se accettata, il vice presidente Martin Vizcarra assumerà l'incarico fino alle prossime elezioni, fissate per il 2021.

COSA SUCCEDE IN CASO DI RIFIUTO
Nel caso di rifiuto, i membri del Congresso possono decidere di rimettere la sfiducia al voto, oppure considerare che il presidente ha le qualità per continuare a guidare il paese, come accadde in dicembre. Quest'ultimo scenario è considerato improbabile dagli analisti, in particolare dopo che Gallareta ha riferito che i partiti si sono accordati per approvare la rinuncia durante la sessione plenaria di questa sera.

IL MOTIVO DELLE DIMISSIONI
Motivo scatenante delle dimissioni presidenziali sono stati alcuni video, diffusi dal partito di opposizione Forza popolare (Fp), in cui viene denunciata la presunta compravendita di voti fra parlamentari per evitare l'impeachement al voto. Tra i protagonisti dei filmati c'è Kenji Fujimori - figlio dell'ex presidente Alberto e fratello della leader di Fp, Keiko -, accusato di proporre appalti per opere pubbliche in cambio del voto contrario alla mozione di sfiducia del presidente.