In occasione della recente fiera dedicata al pellame che si è svolta ad Hong Kong, alla quale il Brasile ha partecipato con una delegazione composta da 38 aziende del settore, è stato anche ufficializzato un accordo che unisce l'industria del Paese sudamericano a quella dell'Italia.

Infatti è stato sottoscritto un accordo di sostenibilità tra i settori industriali della pelle del Brasile e dell'Italia. La firma, arrivata appunto ad Hong Kong, è stata posta dall'italiana ICEC, Istituto di Certificazione della Qualità per l'Industria Conciaria e dalla brasiliana CSCB, Certificazione di Sostenibilità del Cuoio Brasiliano. Due sigle che hanno così voluto unire le proprie forze al fine di dare maggior valore e autorevolezza al 'mutuo riconoscimento delle certificazioni volontarie - così è stato spiegato in una nota congiunta - ritenute in grado di fornire garanzie robuste e complete al settore pelle in relazione alle tematiche legate alla sostenibilità'.

Il patto di collaborazione è stato siglato in occasione del meeting annuale dell'ICT, una maniera per ribadire quello che è l'allineamento della conceria internazionale per quello che riguarda uno degli aspetti più importanti e cioè gli schemi di certificazione che sono la espressione di quello che si è effettivamente sviluppato e applicato nel settore della
pelle.

"L'accordo - ha spiegato Sabrina Frontini, direttore ICEC - si concentra su tre aree diverse che le due sigle firmatarie già incontrano con i loro servizi: questioni ambientali, sociali ed economiche nella produzione del cuoio". Da parte brasiliana, Josè Fernando Cello, che è il presidente esecutivo della CICB ha aggiunto che "l'accordo arricchirà la ricerca per una industria che possa essere sempre migliore, stabilendo anche in forma chiara le caratteristiche della pelle e la sua natura riciclabile. Le concerie lavorano sotto rigide regole".

Sandra Echenique