I presidenti di Venezuela, Nicolas Maduro; Bolivia, Evo Morales e Cuba, Raul Castro hanno inviato messaggi di solidarietà a Lula da Silva, che hanno definito come una vittima di una persecuzione politica delle oligarchie. "Non solo il Brasile, è il mondo intero che ti abbraccia", ha scritto Maduro su Twitter, sottolineando che "la destra, incapace di vincere democraticamente, ha scelto la via giudiziaria per disciplinare le forze popolari", ma "più presto che tardi sarà la Patria Grande latinoamericana che trionferà".

LE PAROLE DI MORALES E CASTRP
Da parte sua, Morales ha scritto che "all'oligarchia non interessa né la democrazia né la giustizia: la vera ragione per la quale si condanna il fratello Lula è per impedire che torni ad essere il presidente del Brasile. La destra non gli perdonerà mai di aver tolto dalla miseria a 30 milioni di poveri". In quanto a Castro, ha assicurato a Lula e a Dilma Rousseff che "potranno sempre contare su Cuba dalla loro parte", mentre il ministero degli Esteri dell'Avana ha definito "gravissima" la possibilità di un'incarcerazione dell'ex presidente brasiliano.

LE ALTRE MANIFESTAZIONI DI SOLIDARIETA'
Manifestazioni di solidarietà a Lula sono arrivate anche da ex capi di Stato latinoamericani, come l'argentina Cristina Fernandez de Kirchner, il cileno Ricardo Lagos, l'uruguayano José Mujica e l'ecuadoriano Rafael Correa. "Una cosa è stata chiarita oggi in modo definitivo: Lula vincerà le prossime elezioni presidenziali e le elite del potere usano l'apparato giudiziario per proscriverlo", ha scritto Kirchner su Twitter, mentre Correa ha inviato all'ex presidente brasiliano un "abbraccio solidale", animandolo a "resistere", perché "il potere popolare tornerà con la forza di un uragano".