Non solo ha scritto un pezzo della storia della letteratura americana moderna, ma anche del cinema. Mario Puzo è stato, e sarà per sempre, 'The Godfather', il padrino che poi sullo schermo ebbe la prima enorme notorietà grazie al volto e alla voce di Marlon Brando.

Una storia quella di Mario Puzo, a quasi vent'anni dalla sua scomparsa, è morto il 2 luglio 1999, che è tornata improvvisamente alla ribalta per una donazione che ha avuto come protagonisti il Governatore dell'Illinois Bruce Rauner e la moglie Diana e il Dartmouth College che si trova ad Hanover, nel New Hampshire. Infatti il politico statunitense ha voluto donare alla sua alma mater una incredibile collezione, composta da 50 casse, che raccolgono la vita letteraria del grande scrittore italo-americano. Una collezione che sarà ospitata nell'ateneo alla Rauner Special Collection Library.

"Una offerta - hanno fatto sapere con un comunicato dal college - che non si poteva rifiutare". Si tratta infatti della macchina da scrivere che Puzo usò per scrivere i suoi romanzi e un lungo elenco di documenti che poi, fino al 30 giugno, saranno anche esposti al Dartmouth nella lobby della Baker-Berry Library, prima di raggiungere la loro destinazione finale, dove saranno custoditi per sempre.

"Si tratta di una collezione che va molto più in profondità di quello che si potrebbe immaginare - ha dichiarato Jay Satterfield, responsabile della collezioni speciali del college - perché quando si pensa a Mario Puzo ci si ferma a 'Il padrino' e non si va più avanti".

Questa collezione invece lo fa: lettere, memorie, note di sceneggiature, compresa la corrispondenza tra lo scrittore e il regista Francis Ford Coppola. Si tratta di una insieme di documenti che raccontano la storia di uno scrittore che dall'anonimato vide all'improvviso la sua fama salire ai vertici del mondo, dopo una carriera che, da un punto di vista artistico, aveva definito insoddisfacente.

Uno degli aspetti poi centrali lo spiega ancora Satterfield: "La sua fama si accentra su un lavoro che Puzo non considerava il suo principale". Lo scrittore italo-americano infatti prima di 'The Godfather' aveva avuto una carriera come novellista, anche acclamata che lo rese poi autore di un bestseller e successivamente anche sceneggiatore. Ma come spesso accade, Puzo era conosciuto e apprezzato in un circolo ristretto di letterati, ma al di fuori no e prima del grande boom, stava anche lottando con i problemi finanziari.

Così è nato il clamoroso successo de 'Il padrino': "L'ha scritto - aggiunge Satterfield - per fare soldi, il libro fu un bestseller, ma non lo considerava il suo migliore". Adesso grazie a questa collezione sarà possibile conoscere molto più in profondità Mario Puzo, lo scrittore che cambiò a un certo momento la letteratura, ma anche il cinema. E lo si deve alla collezione che il Governatore Rauner, ex alunno del Dartmouth College, assieme alla moglie, ha voluto donare alla biblioteca, dove poi sarà ospitata permanentemente.

Ci sono bozze di manoscritti, lettere e altri documenti che testimoniano della lunga carriera di Puzo, romanziere e sceneggiatore, nonchè la sua macchina da scrivere una Olympia del 1965 con la quale, si ritiene, abbia scritto proprio 'The Godfather'.

I Rauner avevano acquistato la collezione ad una asta e hanno ritenuto che Dartmouth potesse essere il posto migliore per essere custodita anche per i rapporti esistenti negli scritti di Puzo con lo stesso college e la città di Hanover. Infatti Michael Corleone, il protagonista di 'The Godfather' si era laureato proprio al Dartmouth, ma il college e la città di Hanover si possono ritrovare anche in altre opere dello scrittore.

Puzo come figlio di immigrati italiani, cresciuto a New York nel quartiere di Hell's Kitchen durante gli anni Venti, attraverso un programma destinato alle famiglie più bisognose, andava in vacanza proprio nel New Hampshire.

Si chiama Fresh Air Fund, una agenzia not-for-profit creata nel 1877 e che ancora oggi svolge la sua attività offrendo vacanze estive gratuite ai bambini di New York City le cui famiglie non hanno possibilità economiche. Non si sa esattamente dove Puzo, ormai quasi un secolo fa, passava i periodi estivi, ma si crede fosse proprio nell'area di Hanover. E se a una prima lettura possono sfuggire i legami tra il romanzo e il New Hamphire, Satterfield, una volta ufficializzata la donazione, ha voluto rileggere il libro, proprio per poter sottolineare ulteriormente quei legami.

Ma a parte questo la collezione riveste una grande importanza. "Tocca tanti aspetti della cultura popolare americana - ha concluso - inoltre si sta realizzando una 'guida alla ricerca' che una volta ultimata permetterà a studenti e il pubblico in generale di avere accesso a tutto il materiale: si tratta di una di quelle collezioni che potranno avere tanti usi differenti".