Nel giorno in cui arriva notizia di una nuova esplosione molto forte a sud di Aleppo, vicino a una base militare iraniana (si parla di 20 morti), Donald Trump difende gli attacchi ai presunti arsenali di armi chimiche in Siria. Dopo aver telefonato a Macron e May, che lo hanno coadiuvato nei raid, il presidente degli Stati Uniti ha ribadito che "i bombardamenti hanno avuto successo ed erano necessari".

Per Trump "la priorità in Siria è quella di sconfiggere definitivamente l'Isis" ed il boss della Casa Bianca può contare sul sostegno dell'Onu, che ha respinto la richiesta russa di condanna del blitz.

Nel frattempo la posizione italiana è riassunta dalle parole e dagli auspici di Gentiloni. Il premier, ancora in carica sino al momento dell'assegnazione dell'incarico a un altro soggetto, ha sottolineato come ci sia bisogno di soluzioni diplomatiche e ha ribadito il fermo no da parte italiana a ogni intervento militare.