Nessun miracolo, la finale di Champions League sarà tra Real Madrid e Liverpool. La Roma, però, è andata davvero vicina alla nuova, clamorosa impresa, dopo quella centrata nei quarti contro il Barcellona. All'Olimpico finisce 4-2 e chissà se il recupero fosse stato un po' più lungo, magari la squadra di Di Francesco i supplementari li avrebbe acciuffati.

Partita che inizia male per i giallorossi, sospinti da uno stadio strapieno. Al 9' Mane, imbeccato da Salah, realizza il gol che porta in vantaggio i Reds. Pochi minuti dopo una goffa autorete di Milner vale l'1-1, ma un'incertezza difensiva al 25' spiana la strada a Wijnaldum per il nuovo allungo degli inglesi.

Sembra finita, ma il secondo tempo regala inattese emozioni. Il Liverpool spreca in contropiede, la Roma costruisce e finalizza occasioni che riaprono il match. Al 7' pareggia Dzeko, al 41' Nainggolan indovina il tiro dal limite che porta avanti la Roma. Nel recupero ancora Nainggolan su rigore (fallo di mano di Klavan in area) realizza il 4-2, ma non c'è più tempo. Festeggiano i tifosi del Liverpool. Ma quelli della Roma possono applaudire orgogliosi.