"Insieme a tutti i vescovi del Salvador abbiamo consegnato la lettera al Papa chiedendogli di celebrare la canonizzazione nel nostro Paese. Lo abbiamo chiesto per permettere ai poveri di essere vicini al loro pastore. Ma se questo non dovesse essere possibile abbiamo chiesto al Papa di visitare la tomba di Romero in occasione del viaggio a Panama nel gennaio 2019 per la Gmg". Lo ha detto il vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di San Salvador, il cardinale José Gregorio Rosa Chàvez, in un'intervista di Nicola Ferrante per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000 in occasione del Concistoro per le cause di canonizzazione di sabato 19 maggio durante il quale Papa Francesco comunicherà la data in cui saranno proclamati santi, tra gli altri, Paolo VI e l'arcivescovo di El Salvador, Oscar Arnulfo Romero.

"PAPA VISITI TOMBA DI ROMERO"
"Il Papa - ha aggiunto il card. Chavez - ha ricevuto la lettera personalmente. E l'idea di visitare la tomba di Romero ha suscitato nel Papa molto interesse. Una cosa è certa: Romero è diventato un santo universale. Ecco perché Roma è stato il luogo scelto dal Papa per mons. Romero e Paolo VI. Questo è un simbolo molto chiaro e dimostra cosa significa Romero per la Chiesa. Paolo VI era il maestro, Romero il discepolo". E sulle incomprensione vissute da mons. Romero nella Chiesa il card. Chavez ha aggiunto: "Romero è un martire del magistero. È molto facile pregare la Dottrina sociale della Chiesa in maniera astratta ma quando questa viene applicata alla realtà sorgono subito i problemi". "Vorremmo vedere mons. Romero - ha concluso il card. Chavez - Dottore della Chiesa latino americana. Questa idea, che comincia a camminare, ha trovato un'accoglienza molto positiva".