Disastro aereo nei cieli cubani. Un Boeing 737 noleggiato dalla compagnia di bandiera Cubana de Aviacion per un volo interno si è schiantato poco dopo il decollo nei pressi dell'aeroporto della capitale, L'Avana. A bordo c'erano 113 persone, compresi i membri dell'equipaggio, 9 e tutti messicani. Quattro i bambini. Tre persone sono state recuperate vive, oltre 100 i morti. Cinque gli stranieri che hanno perso la vita in seguito allo schianto, due sono argentini.

La Farnesina ha fatto sapere che nella lista dei passeggeri risulta una cittadina cubana naturalizzata italiana. L'Unità di crisi è in contatto con la famiglia in Italia per fornire ogni possibile assistenza.

L'aereo, della compagnia low-cost messicana Dajomh, era partito alle 12.08 locali verso lo scalo di Holguin, ma è caduto al suolo nei pressi della cittadina di Santiago de Las Vegas. Sul luogo della sciagura anche il presidente cubano Miguel Diaz-Canel.

La compagnia è aspramente criticata in patria per i frequenti ritardi e cancellazioni di voli, ma si è difesa tirando in ballo l'embargo americano sull'isola che avrebbe aumentato le difficoltà nel reperire pezzi di ricambio.

Dal 2010 ad oggi sono stati tre i gravi incidenti aerei a Cuba. Otto militari erano molti nell'incidente a un velivolo dell'esercito precipitato ad Artemisa, mentre nel 2010 un volo della AeroCaribbean da Santiago all'Avana si era schiantato al suolo provocando la morte di 68 persone.