Londra non ha rinnovato il visto di ingresso al miliardario russo Roman Abramovich: è per questo motivo che il proprietario del club di calcio del Chelsea non ha potuto assistere alla partita in cui la sua squadra, sabato scorso, ha vinto la finale di Fa Cup. La notizia, secondo il quotidiano londinese "The Times", non mancherà di rinfocolare le tensioni con la Russia. Fonti del Chelsea hanno cercato di minimizzare, sostenendo che si sia trattato di un semplice ritardo burocratico. Tuttavia, secondo il "Times", gli ostacoli burocratici opposti dalle autorità britanniche ad una personalità di alto profilo come Abramovich, un uomo considerato molto vicino al presidente russo Vladimir Putin, saranno certamente visti dal Cremlino come un altro colpo alla Russia dopo l'espulsione di 23 diplomatici avvenuta in aprile come risposta all'avvelenamento dell'ex spia sovietica Sergei Skripal e di sua figlia.

GIRO DI VITE CONTRO IL "DENARO SPORCO"
Inoltre, sottolinea ancora il quotidiano londinese, il mancato rinnovo del visto di Abramovic è arrivato in un momento in cui il governo britannico sta rivedendo lo status di oltre 700 miliardari russi che risiedono in Gran Bretagna: nelle ultime settimane infatti molte voci si erano levate nell'opinione pubblica per chiedere un giro di vite contro "lo sporco denaro russo". E in un rapporto pubblicato oggi lunedì 21 maggio la commissione Esteri del Parlamento afferma che l'utilizzo della City di Londra come base per i "corrotti affari" dei complici di Putin farebbe parte della strategia della Russia per minare la sicurezza nazionale della Gran Bretagna.