Una grande atmosfera di festa alla Casa degli Italiani di Montevideo per il settimo festival di cori ideato dall’Ente Friulano attraverso il suo coro Voci e Pensieri. Sette i diversi gruppi - provenienti da varie zone dell’Uruguay - che hanno partecipato all’iniziativa proponendo una scaletta internazionale con brani friulani, italiani e molti altri in lingua spagnola. È stato il settimo appuntamento collettivo organizzato in poco più di tre anni e mezzo.

“Così come lo scorso anno, anche questa volta abbiamo pensato di riunirci in un luogo più importante e più grande anche per cercare di dare un po’ di vita alla Casa” ha dichiarato con soddisfazione Mario Mattiussi, subito dopo l’esibizione canora. Per il presidente di Efasce (Ente Friulano Assistenza Sociale e Culturale Emigranti) queste sono opportunità per “cercare di diffondere la cultura italiana attraverso il canto ed integrare anche i connazionali dell’interno. C'è una grande voglia di lavorare insieme”.

Il coro Voci e Pensieri, ricordiamo, è nato nell’ottobre del 2014 ed in poco tempo ha avuto un notevole successo. Così lo ha raccontato il suo ideatore: “In quel periodo partecipai a un congresso delle associazioni friulane a Buenos Aires e vidi che ogni gruppo aveva il suo coro. Pensai che anche in Uruguay potevamo replicare questa esperienza, così mi misi subito a cercare possibili membri. Tramite alcuni amici trovammo un direttore e definimmo insieme il programma da seguire. Siamo cresciuti in poco tempo raddoppiando quasi le adesioni”.

Mattiussi ha sottolineato anche l’importanza di aver unito al gruppo “diverse persone uruguaiane che, in questo modo, si sono avvicinate all’Italia e alla sua cultura”. Il direttore di Voci e Pensieri è il professor Julio Mercón, che lavora da vent’anni con i cori. “Questa è una bellissima esperienza anche se è stato molto diverso rispetto alle altre. In poco tempo mi si è raddoppiato il gruppo e ci sono state alcune difficoltà ma siamo sulla strada giusta”.

Secondo il direttore, “l’aspetto più importante è il lato umano, il gruppo che si è creato e la passione con la quale si impara. Gli italiani hanno delle caratteristiche particolari: sono sinceri, diretti e con il massimo rispetto. Con loro ci siamo trovati subito molto bene”. “Attraverso le canzoni” - ha aggiunto - “abbiamo potuto scoprire alcune cose sulla storia delle regioni. Stiamo tutti imparando qualcosa di molto interessante”.

Questi gli altri cori che hanno partecipato al festival alla Casa degli Italiani: “Sayago Canta” (direttore Fernando Paleo), “Melodías del Río” (direttore Armando D’Angelis), “Cantares del Río” (direttrice Nilda Moreira), “Colibrí” e “Goyas” (direttori Pablo Altesor e Rogelio González) e “Alas Rojas” (direttore Julio Mercón).

Il prossimo appuntamento del festival dei cori è previsto ad agosto. I rappresentanti di Efasce hanno ribadito l'intenzione di “voler proseguire con questa iniziativa per poter riunire cori amici e collettività all’insegna della cultura della musica, del canto e della fratellanza dei popoli”.

(di Matteo Forciniti)