Gente d'Italia

Aquarius sarà accolta dalla Spagna, Salvini esulta: “Alzare la voce paga”

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che darà il via libera allo sbarco della nave Aquarius, che ha a bordo oltre 600 migranti, al porto di Valencia. "E' nostro obbligo aiutare a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone, rispettando così il diritto internazionale", ha spiegato il premier spagnolo in un comunicato.

SALVINI ESULTA: "VITTORIA"
Con la vicenda della nave Aquarius, "abbiamo aperto un fronte a Bruxelles, con il ministro Moavero stiamo contattando la Commissione Europea perché adempia ai doveri nei confronti dell'Italia che non sono mai stati rispettati" ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini che, su Twitter, ha postato la parola "VITTORIA!", a tutte maiuscole. "629 immigrati a bordo della nave Aquarius in direzione Spagna, primo obiettivo raggiunto!", ha poi ribadito l'esponente del governo giallo-verde a margine del Consiglio federale della Lega, rimandando alla diretta social della sua conferenza stampa a via Bellerio.

"ALZARE LA VOCE EVIDENTEMENTE PAGA"
"Avevamo dato indicazione di trasbordare donne e bambini dalla nave Aquarius" ha poi aggiunto il segretario leghista. "Il nostro obiettivo è di salvare di vite umane" prima della partenza. "La nave non ci aveva risposto", ha continuato il ministro dell'Interno. Il problema è "stato risolto grazie al buon cuore" della Spagna, ha continuato, "evidentemente l'Ue non può andare avanti a buon cuore". "Alzare garbatamente la voce paga, cosa che il governo italiano non faceva da anni" ha concluso Salvini.

LE CRITICHE DEL PREMIER MALTESE
"Ringrazio il premier spagnolo, Pedro Sanchez, per l'accoglienza della nave Aquarius dopo che l'Italia ha violato le leggi internazionali e ha causato uno stallo. Malta manderà nuovi rifornimenti all'imbarcazione. Dovremo sederci e discutere di come impedire che questo accada di nuovo. È una questione europea" ha scritto, dal canto suo, su Twitter il primo ministro maltese, Joseph Muscat.

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