Un vero e proprio censimento dei rom presenti in Italia, "una ricognizione per vedere chi, come e quanti" sono. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Salvini sottolineando che "dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos". "Facciamo un'anagrafe, una fotografia della situazione", ha aggiunto l'esponente del governo Conte.

"GLI IRREGOLARI SARANNO ESPULSI"
Gli irregolari saranno espulsi mentre "i rom italiani purtroppo - ha detto il ministro - te li devi tenere a casa". Una proposta shock, secondo alcuni commentatori, accusa che però il leader del Carroccio respinge al mittente: "Qualcuno parla di 'shock'. Perche'??? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all'illegalità", scrive su Twitter. Una spiegazione, la sua, che non convince il Pd: "Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo", scrive l'ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sullo stesso social network.

PATRIARCA (PD): "A TUTTO C'E' UN LIMITE"
Le parole sono pietre e il 'dossier Rom' di Salvini e' agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista", attacca il senatore dem Edoardo Patriarca. "Forse il leader della Lega asseconda la pancia dei cittadini spaventati, ma a tutto c'è un limite. Dove vuole arrivare nell'aizzare l'odio sociale ed etnico? Si ricordi che è il ministro dell'Interno di un grande paese del G7", aggiunge. E se per Ettore Rosato il censimento sui Rom è "volgare e demagogico", secondo il deputato Pd Walter Verini "è una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire".

L'ACCUSA DI CAMUSSO (CGIL)
"E poi ...? - si chiede il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - Proporranno un segno per riconoscerli? La barbarie è sempre iniziata con un 'censimento', magari per la loro sicurezza. Che orrore e che schifo!".