Paese mio, questione di cuore. Gesti d’amore, atti d’amore, scritti appunto col cuore. Paese mio, la Toscana. Pisa e Orbetello i posti della cronaca da prima pagina.  Una ex maestra all’università, settantatré anni, farà sei mesi di Erasmus in Corsica.

Ma come, l’Erasmus non dovrebbe rappresentare una possibilità e un privilegio solo per giovani studenti, maschi e femmine?  Portate pazienza e saprete tutto, scoprirete la bella storia della professoressa Rosella Morbidelli. Pazientate un tantino anche per Deborah e Stefano, bolzanini in vacanza in Maremma.  Terra di sole, che non ha alla testa alla coppia. Perché una vacanza può diventare anche indimenticabile. Accade di rado, ma nel caso di Deborah e Stefano l’eccezionalità si è verificata.

Una bella storia anche questa, ricca di suggestione e soprattutto di inventiva e d’amore.  Paese mio, eccomi a Pisa.  Rosella Morbidelli, ex professoressa, dimostra una voglia matta di mettersi in gioco per una seconda laurea. Non crede di arrivarci, ritenendosi penalizzata dalla scarsa conoscenza della lingua inglese. E non sa se mai lo imparerà.

Intanto, se ne va in Corsica, sei mesi, con il progetto Erasmus.  Esagerata, eccessiva, alla sua età? “Gli anni non contano. Faccio semplicemente qualcosa che mi piace”. Non è interessata al titolo e all’esito brillante degli esami, le importa solo seguire le lezioni.  In Corsica si parla francese, la lingua che la professoressa ultra settantenne allieva Erasmus conosce molto bene. Va incontro all’avventura serena e contenta, spinta e sollecitata dal fatto che il tran tran ormai l’aveva stufata.

Avanti e indietro, pendolare giornaliera, da Ceparana, La Spezia, a Pisa. In pullman e in treno. Voleva liberarsi della routine e ha presentato domanda per l’Erasmus. Pensava che non l’avrebbero mai accettata, invece si è classificata decima su cinquanta candidati. A febbraio andrà a Corte, in Corsica. Seguirà i corsi di storia moderna, storia contemporanea e geografia.

Ma per cosa? Qual l’obiettivo finale dell’incontenibile irresistibile professoressa ampiamente in pensione? Il pensiero corre alla tesi sui Patti Laternanesi del 1929 e la revisione del Concordato del 1984. Prima, però, gli esami di teoria politica e sociologia della comunicazione. L’obiettivo primario è di non rovinare la splendida media. Tutti 30 e lode, escluso il diritto privato.

Laureata in pedagogia a Genova nel 2000, si accompagna da sempre a una sorta di viaggio infinito in fondo al grande sogno: la laurea in giurisprudenza. Voleva iscriversi da ragazza, ma necessitava aver frequentato il liceo classico. Mammà non volle, sei una femmina, ti tocca il magistrale. L’Italia era uscita da poco dalla guerra. Poi, lei si è adattata a lungo all’insegnamento nelle scuole elementari.

Il matrimonio, tre figli, e la cattedra fissa fino al 2007, quando è andata in pensione. Si definisce “una vecchia democristiana ormai senza casa”. Ma con un cuore che non lo fermi, e così che nel 2015 l’amore per lo studio si è sposato con quello per la politica. Quando il marito è morto nel 2015, Rosella Morbidelli ha consumato un anno in pianti. Poi, sotto la doccia, ha detto a stessa “adesso devi fare qualcosa”.

Si è iscritta all’università e ora va per la seconda laurea a settantatre anni, e soprattutto se ne va in Corsica per l’Erasmus. Da invidiare e ammirare. Paese mio all’Orbetello Camping Village. Stefano e Deborah, bolzanini in vacanza in Maremma, nei panni del principe e della principessa delle favole. Il palco nella piazzetta del villaggio, e loro due? Attori improvvisati, in costume, nel remake di un famoso film di Walt Disney, “La bella e la Bestia”.

Con la complicità di Deborah, l’estroso Stefano ha fatto mettere in scena il ballo del film di animazione per i bambini. La coppia ha ballato e divertito gli ospiti del camping. Ma lei mai avrebbe pensato che il fidanzato, al centro del palcoscenico, le avrebbe chiesto a di diventare sua moglie.

Un momento toccante e commovente. Increduli gli spettatori; Stefano al contrario fiero di aver messo l’anello al dito di Deborah e dichiarato il suo amore. Il suo amore a Scrosci di applausi e, come in ogni favola che si rispetti, l’amata commossa e in lacrime ha abbracciato e baciato il futuro sposo, dichiarando anche lei amore eterno al suo Stefano.

Ancora applausi e ancora lacrime. I preparativi del matrimonio sono cominciati subito, non appena le luci del teatro improvvisato si sono spente. Da decidere luogo e data delle nozze.  Sopresi dalla brillante improvvisata, ignari di quello che sarebbe stato alla fine del ballo, gli spettatori ospiti dell’Orbetello Camping Village hanno urlato con tutto il cuore la loro gioia, “che la favola abbia un lieto fine e tutti possano vivere felici e contenti”, parafrasando un tantino il finale presente in tutti i libri di favole. Questa di Deborah e Stefano è vera, verissima. E loro ne hanno scritto insieme, col cuore, il capitolo più bello.

(di Franco Esposito)