L’atleta azzurra Daisy Osakue, 22 anni, è stata aggredita la scorsa notte a Moncalieri, alle porte di Torino, da un gruppo di persone che dai finestrini di Fiat Doblò le hanno lanciato contro delle uova, colpendola in pieno volto.

IL RAID E’ SCATTATO SOTTO CASA DELL’ATLETA
Il raid è scattato poco dopo l’una, praticamente sotto casa della giovane di origini nigeriane, primatista italiana under 23 di lancio del disco (lo scorso aprile Osakue ha effettuato un lancio di 59,72 metri, la quarta migliore prestazione di sempre tra le discobole italiane).

DAISY RIENTRAVA A CASA DA SOLA
Secondo la ricostruzione dell’accaduto, la ragazza stava rientrando a casa da sola, seguita da un gruppo di persone (quelle che poi l’hanno soccorsa subito dopo l’aggressione), quando, giunta in corso Roma, angolo via Vico, è caduta nel mirino dei balordi.

NESSUNA LESIONE ALLA CORNEA
Osakue è stata soccorsa dal 118 e poi trasportata all'ospedale Oftalmico di Torino: qui è stata curata e medicata. Per fortuna, come più tardi lei stessa ha raccontato, non è stata riscontrata alcuna lesione alla cornea, circostanza, questa, inizialmente paventata. Così come è stato scongiurato l'intervento chirurgico per rimuovere un frammento di guscio d'uovo di cui pure si era parlato nelle fasi concitate dei primi soccorsi. Le foto del suo volto tumefatto sono state subito diffuse sui social network.

NON DOVRO' OPERARMI ALL'OCCHIO
"Non dovrò operarmi all'occhio. L'uovo lanciatomi questa notte ha provocato solo un'abrasione alla cornea con versamento di liquido sulla retina che guarirà con un po' di cortisone. Ora sono molto più tranquilla" ha detto Daisy Osakue a Skytg24 spiegando che le sue condizioni fisiche sono meno gravi di quanto sembrassero questa notte.

NON E’ ESCLUSA L’AGGRESSIONE A SFONDO RAZZIALE
Secondo i carabinieri, che indagano sull’accaduto, l’azione non sarebbe riconducibile a discriminazione razziale (la stessa auto da cui sarebbero state lanciate le uova, si apprende ancora dagli investigatori, sarebbe già stata segnalata nei giorni scorsi, sempre a Moncalieri, per aver lanciato le uova conto i passanti) anche se al momento nessuna pista viene esclusa. Compresa, appunto, l’aggressione a sfondo razziale.

PARTECIPAZIONE AGLI EUROPEI A RISCHIO
In ogni caso la giovane atleta piemontese (è nata a Torino il 16 gennaio 1996) rischia ora la partecipazione agli europei di Berlino. Le foto del suo volto tumefatto sono state subito diffuse sui social network.

IL SINDACO: “VIOLENZA INQUALIFICABILE”
“Si tratta di un fatto di violenza inqualificabile che richiede prese di posizione chiare: in questa città non c’è spazio per questi comportamenti” ha detto il sindaco di Moncalieri (Torno), Paolo Montagna, che ha espresso a Daisy Osakue, “la nostra solidarietà e la nostra vicinanza”.

FARE CHIAREZZA, SERVONO RISPOSTE ESEMPLARI
“Chiediamo alle forze dell’ordine di fare al più presto chiarezza perché servono risposte esemplari. Sappiamo che l’aspetta la partecipazione agli Europei con la maglia azzurra della nostra Nazionale. E già nel 2016 Daisy è stata premiata dalla nostra Città, per aver portato in alto la bandiera di Moncalieri nella sua disciplina, il lancio del disco. Vogliamo ribadire, ancora di più oggi, che in questa comunità le storie come la sua sono protagoniste e possono realizzarsi. Ed è questa la città che vogliamo costruire e rappresentare”, ha concluso il primo cittadino.

"E' RAZZISMO, PENSAVANO FOSSI UNA PROSTITUTA"
"A me non piace usare la carta del razzismo, ma credo che questa volta è così. Semplicemente perché quella zona tutti la conoscono perché ci sono prostitute di colore. Peccato che io non sono una prostituta. Perché se fosse stata una prostituta non avrebbe neppure denunciato. Invece io voglio che tutti sappiano e che questi ragazzi vengano presi" si è sfogata Daisy.