Via libera dal Consiglio di Stato all'effettiva attuazione del testamento biologico, grazie al parere reso ieri sui quesiti del 26 giugno posti dal ministro della Salute. Con le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) si sancisce di fatto che "ciascun individuo, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, può decidere "ora per allora" su eventuali trattamenti sanitari che potrebbero riguardarlo e sui quali in futuro non sarà in condizione di prestare il consenso; ciò avviene manifestando la propria volontà mediante la redazione di un atto specificamente previsto".

Inoltre il massimo organo in materia di giustizia amministrativa ha stabilito che "il registro nazionale è aperto anche a tutti coloro che non sono iscritti al Servizio sanitario nazionale" e che le Dat "non hanno alcun vincolo di contenuto: l'interessato deve poter scegliere di limitarle solo a una particolare malattia, di estenderle a tutte le future malattie, di nominare il fiduciario o di non nominarlo. Spetterà al Ministero della Salute mettere a disposizione un modulo-tipo per facilitare il cittadino a rendere le Dat".