L’Italia è sul tetto d’Europa. Il quartetto dell’inseguimento a squadre, trascinato da Elia Viviani e composto da Filippo Ganna, Francesco Lamon e Michele Scartezzini (ha preso il posto di Liam Bertazzo, che aveva dato il suo contributo nei due turni precedenti), è oro all’Europeo di Glasgow, in Scozia.

Già bronzo nel 2017, l’Italia supera in finale la Svizzera in 3’55”401, contro 3’59”708 degli elvetici. La sequenza dei tempi nei tre turni: 3’56”559 nella qualificazione, 3’54”778 per battere la Gran Bretagna in semifinale, 3’55”401 in finale. Viviani, Lamon e Ganna hanno disputato tutti e tre gli inseguimenti; Bertazzo i primi due, Scartezzini solo la finale.

Argento per le fantastiche ragazze del c.t. Dino Salvoldi: Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Marta Cavalli e Silvia Valsecchi si inchinano alla stratosferica Gran Bretagna, oro in 4’16”896. Le azzurre hanno tenuto testa alle britanniche per i primi tre chilometri, sono state anche in vantaggio di tre millesimi tra il primo e il secondo chilometro. Si sono un po’ disunite nel finale e hanno chiuso in 4’25”384. Un argento che comunque certifica la grande crescita della squadra femminile, con giovanissime come Paternoster (appena 19 anni) e Balsamo (20 anni) che sono la nostra speranza per Tokyo 2020.