L’ultima zona dell’Artico finora risparmiata dal riscaldamento globale ha iniziato a rompersi. La notizia è stata diffsa in mattinata dal quotidiano britannico ‘The Guardian’, e ripresa dall’ong Greenpeace, che sul suo profilo Twitter la definisce "preoccupante".

Secondo la ricostruzione del quotidiano britannico, il ghiaccio marino più vecchio e più denso dell’Artico ha iniziato a frammentarsi per la prima volta questo mese. In due momenti distinti, due fratture si sono aperte nel ghiaccio a causa di venti caldi e dell’ondata di calore prodottasi quest’anno nell’emisfero settentrionale a causa del riscaldamento globale.

“Quest’area è stata chiamata spesso ‘l’ultima zona di ghiaccio’, perché si pensava che gli ultimi ghiacci marini perenni dell’Artico si trovassero qui. Gli eventi di questo agosto suggeriscono che in effetti l’ultima zona di ghiaccio potrebbe essere molto più ad ovest” ha dichiarato al ‘Guardian’ Ruth Mottram del Danish Meteorological Institute. Diverse ricerche scientifiche prevedono che l’Artico potrebbe ritrovarsi completamente privo di ghiaccio marino estivo tra il 2030 e il 2050.