È l’attuale presidente del CASIU nonché la direttrice e titolare del liceo "Leonardo Da Vinci", il personaggio della storia che più ammira. Nella via Luis A. De Herrera ha un complesso di sua proprietà che accoglie gli uffici del Centro Assistenza Scolastica Italiana in Uruguay in forma totalmente gratuita e dove funziona il suo istituto d'insegnamento. Discendente di lombardi è anche la Presidente dell’Associazione Lombarda dell’Uruguay, forse la più piccola ma anche una delle più antiche, giacché sta per compiere 100 anni.
“Non è facile portare avanti il mio istituto, l’Associazione Lombarda e il CASIU, ma, grazie a Dio, ho tante persone che mi aiutano, come Eddi Meroni, la Segretaria dell’Associazione ed una mia stretta collaboratrice, mio figlio, Renato Azzoni ed i 35 soci che abbiamo nella Lombarda".

Zanini si è presa a cuore uno dei lavori più complicati della nostra comunità, l’organizzazione del CASIU, un ente che, oggi come oggi, come del resto tutta l'infrastruttura italiana, ha visto ridursi i budget, prodotto della crisi economica che ci colpisce da ormai 10 anni. Fino alla prima decade del secolo XXI il Centro Assistenza Scolastica riceveva cifre superiori ai 100.000 Euro all'anno e ciò gli permetteva avere un centinaio di docenti che davano lezioni di Italiano a quasi 15.000 bambini uruguaiani in centinaia di centri scolastici. Oggi i numeri si sono ridotti drasticamente anche se, ancora, ci sono 28 docenti e oltre 3.000 alunni sparsi in tutto l'Uruguay che imparano la nostra lingua.
"Ancora oggi – sottolinea Zanini – molta gente mi domanda, cos'è il CASIU? Questa istituzione, con il danaro del contribuente italiano, diamo lezioni di italiano, in tutto il territorio a bambini di quarta, quinta e sesta elementare che, in grande percentuale, sono discendenti di italiani. Hanno l’opportunità, non soltanto di imparare la nostra lingua, ma anche di essere in contatto con la Cultura Italiana. Oggi abbiamo 156 corsi per 3.703 alunni, abbiamo 13 corsi per adulti con 64 alunni e, come dicevo, 28 docenti. Vorrei approfittare la gentilezza di GENTE D'ITALIA per annunciare che, proprio nel mese di settembre, con l'organizzazione Vissidarte, il CASIU promuove un corso per docenti di italiano intitolato: Musica, le grandi città, il cinema e l'educazione".
Con le poche risorse che restano, il CASIU è ancora vivo. La diffusione della nostra Lingua e la nostra Cultura, purtroppo, sono stati il primo grande bersaglio della crisi economica. La riduzione della Cultura, sicuramente una delle più ricche del mondo, è stata una constante di tutti i governi italiani. Forse dovremmo imparare dalla Spagna che, anche nella crisi economica più profonda, non ha mai diminuito il suo budget della cultura.

Stefano Casini