L’Italia è diventata una delle destinazioni principali per la produzione di alcol del Paese. E proprio questo settore della economia boliviana sta crescendo in maniera particolare. L'ultimo esempio è arrivato proprio dal Governo della Bolivia che ha voluto dare un ulteriore impulso alla produzione di zucchero con l'inizio della raccolta 2018 in particolare con riferimento allo stabilimento di San Buenaventura, La Paz. E proprio nella sede più importante per la produzione di zucchero della Bolivia, si è dato ufficialmente il via alla nuova raccolta alla presenza del presidente della Repubblica Evo Morales. Il primo cittadino del Paese ha visitato infatti la moderna struttura e, in un discorso, ha sottolineato come con l'inizio del nuovo raccolto parte anche la industrializzazione dello zucchero nella nazione sudamericana. Si tratta, è stato spiegato, di una opera divenuta possibile grazie alla nazionalizzazione delle risorse naturali, in particolare gli idrocarburi. E nei primi progetti di Esaba, lo stabilimento guida del Paese, c'è la intenzione di elaborare oltre 2,7 milioni di litri di alcol che verranno destinati tutti all'export: Italia, Perù e Colomba le destinazioni principali.
L'attività di questo impianto è cresciuta in maniera notevole nel giro di pochi anni. Già nel 2015 erano state processate 17.000 tonnellate che hanno portato a 8.134 quintali di zucchero che poi sono diventate 94.000 nel 2017.
E dopo quelli che Morales ha definito come anni prova, ecco che ora si è arrivati al momento di dare il definitivo impulso alla produzione per arrivare ad ottenere oltre 330.000 quintali di zucchero. E seppur in Bolivia non esiste una cultura sufficiente nella coltivazione della canna, Morales ha detto che si deve imparare in quanto c'è un mercato sicuro, ancora più oggi con lo sviluppo dell'etanolo come biocombustile che permetterà di diminuire le importazione
di carburante per motori a benzina e diesel. Infatti in sette anni la Bolivia con lo stabilimento di San Buenaventura ha creato lo zuccherificio più moderno non solo del Paese, ma anche uno dei più avanzati di tutta l'America Latina e che beneficia 137 famiglie produttrici di canna con 520 posti di lavori diretti.

Sandra Echenique