E’ un tesoro di 300 monete d’oro d’epoca romana custodite in un’anfora, perfettamente conservate, probabilmente del IV secolo d.C. o di prima epoca bizantina, quello venuto alla luce a Como, a circa un metro di profondità, durante lo scavo sull’area di un ex cinema e, prima, ex convento, per la realizzazione di una palazzina in via Diaz, in pieno centro storico.

Della vicenda si sta occupando la Sopraintendenza ai Beni archeologici di Milano, che ha fermato i lavori nel cantiere nel punto del ritrovamento, del potenziale valore di milioni di euro.  “Como è stata fondata dai romani ed è naturale trovare reperti, ma questo potrebbe essere uno dei tesoretti romani più importanti mai ritrovati” ha spiegato il presidente della società Archeologica di Como Giancarlo Frigerio.

“La zona del ritrovamento ospitava le abitazioni private dei nobili romani, l’anfora potrebbe essere stata nascosta nei muri della casa per evitare furti, probabilmente all’epoca delle invasioni”.  In effetti si tratta di una somma enorme per i tempi: potrebbe non appartenere a una singola famiglia patrizia, piuttosto sembra la riserva di una civitas, di una istituzione politica o commerciale.

Con quelle 300 monete si sarebbe potuto armare un esercito, o negoziare una resa in caso di assedio. In ogni caso il ritrovamento fa sospettare l’esistenza di un’area archeologica di grande importanza storica. Prima però bisognerà conciliare gli interessi privati dei proprietari.