La crisi in Nicaragua sta assumendo una "dimensione regionale". Lo ha detto il direttore per le Americhe di Human Rights Watch (Hrw), José Miguel Vivanco, in un'intervista al quotidiano salvadoregno "El Diario de Hoy". "Da quando Daniel Ortega è entrato in carica nel 2007, si è dedicato allo smantellamento dello stato di diritto con pratiche e riforme autoritarie che hanno minato l'indipendenza dei poteri in Nicaragua", ha detto l'esperto, secondo cui "sia la Corte suprema di giustizia, che il Consiglio supremo elettorale e la polizia nazionale sono completamente subordinati al partito di governo".

LA DENUNCIA DI VIVANCO
Ciò "ha permesso a Ortega di reprimere con insolita violenza le massicce proteste contro il suo governo che si sono svolte a partire da aprile", provocando 322 morti e oltre 2 mila feriti. Vivanco ha quindi denunciato la "repressione perpetrata da membri della polizia nazionale, che agiscono insieme a teppisti armati pro-governativi", come pure il mancato perseguimento di questi abusi.