La manovra in deficit, salutata con entusiasmo, gioia e sfrenati festeggiamenti dai rappresentanti del governo, ha già bruciato 22 miliardi di euro soltanto in una giornata, con lo spread salito fino a 280 prima di chiudere a 267.

Ai mercati non piace l'ultima mossa economica dell'esecutivo gialloverde. Il tasso col Btp decennale è a 3,13 per cento, tra le più penalizzate le partecipate pubbliche e le banche. Ed è tensione con l'Unione Europea.

Alle critiche e ai rimbrotti di Moscovici e Dombrovskis, che si appellano al senso di responsabilità dell'Italia, Salvini e Di Maio rispondono a modo loro: "I mercato se ne faranno una ragione".