"Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di poter scaricare decine di migranti in Italia con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c'è e non ci sarà alcun aeroporto disponibile". Lo ha dichiarato, ieri, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando dei cosiddetti "dubliners", i profughi che vengono rintracciati in paesi europei diversi rispetto a quello del loro primo ingresso. "Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti", ha praticamente minacciato il vicepremier.

ANCHE DI MAIO ATTACCA
Sotto accusa è finita la notizia, riferita dai media, che il land tedesco della Baviera si starebbe accingendo a preparare, di propria iniziativa (forse già oggi), una sorta di "respingimento collettivo" con un volo charter in partenza dall'aeroporto di Monaco. Circostanza, questa, contro la quale si è schierato a spada tratta anche l'altro vicepremier Luigi Di Maio. "Questa cosa dei charter con i migranti che arrivano in Italia non so chi l'abbia autorizzata perché sui 'secondary movement', che erano il tema su cui si discuteva come Italia in Europa e che ci chiedeva la Germania, non è stato sottoscritto nessun accordo" ha attaccato il leader del M5S. "Adesso vediamo cosa accadrà ma - ha aggiunto - per fare queste cose ci vogliono gli accordi".

BERLINO SMENTISCE
Immediata, però, è arrivata la smentita di Berlino. "Nei prossimi giorni non è pianificato alcun volo per rimpatri in Italia" ha detto il portavoce del ministero dell'Interno tedesco ribadendo di voler dare questa informazione "eccezionalmente", viste le "speculazioni" dei media italiani.

IL FUOCO DI FILA DELLE OPPOSIZIONI
La precisazione della Germania non è, tuttavia, servita a rasserenare gli animi. Contro Salvini si è infatti scatenato il fuoco di fila delle opposizioni. "Ieri i porti, oggi forse gli aeroporti, domani, chissà, i giornali. Quanto è faticoso essere cattivi", ha ironizzato l'ex premier Paolo Gentiloni (Pd). "L'unica cosa che Salvini farebbe bene a chiudere sono i suoi profili social, piazze di spaccio d'odio e disumanità" ha sentenziato su Twitter l'ex presidente della Camera Laura Boldrini. "La politica deve reagire, non dormire, e fare fronte comune per dire no a queste prese di posizione che chiudono l'Italia al mondo" ha sbottato Stefano Pedica del Pd.