Un'Europa dal volto nuovo, l'inizio dell'alternanza alla guida dell'Ue, la crescita, fino a diventare maggioranza, ma senza una lista comune, "perché siamo paladini delle nazioni che non vogliamo scompaiano a vantaggio di questo impero che è diventata l'Ue".

Così Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (l'ex Front National) andando a braccetto con il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, al fianco del quale ieri, a Roma, ha parlato di Ue, immigrazione, economia e soprattutto Nazioni. Una scelta, come ha spiegato prima dell'incontro la stessa Le Pen, quella di partire dalla Capitale italiana per il suo tour di otto mesi in vista delle europee, che punta su uno dei principali alleati all'Europarlamento, la Lega appunto.

Quella stessa Lega che, come dice Le Pen, dimostra che Le "nostre politiche non solo possono diventare operative a livello politico ma che sono anche efficaci. "Siamo contro l'Ue ma non contro l'Europa che invece vogliamo salvare" ha detto la leader della destra francese. "Sia la Lega in Italia che Marine in Francia stanno raccogliendo una eredità sociale culturale e economica di una certa sinistra che ha tradito i suoi valori. Nelle sedi del Pd o dei socialisti francesi entrano più banchieri che operai: noi vogliamo un'Europa diversa", le ha fatto eco il vicepremier Salvini. "Il modello economico dell'Ue è perverso. Lo stanno abbandonando tutti" ha concluso Le Pen.