S’intitola Da Kandinsky a Botero tutti in un filo la mostra che, dal 1° novembre 2018 al 1° maggio 2019, prende vita negli spazi di Palazzo Zaguri a Venezia. Si tratta di una mostra inedita, un evento internazionale che espone decine di arazzi realizzati a partire da opere di grandi artisti del Novecento e contemporanei (Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Giorgio De Chirico, Henri Matisse, Joan Miró, Andy Warhol, Fernando Botero), esposti sui quattro piani del palazzo. La maggior parte degli arazzi proviene da una delle ultime arazzerie d’Italia, la manifattura fondata nel 1960 da Ugo Scassa, che ebbe sempre il sogno, purtroppo mai realizzato quando fu in vita, di vedere i suoi arazzi esposti a Venezia. La rassegna di Palazzo Zaguri rappresenta l’occasione per coronare questo sogno: si tratta di manufatti tessuti a mano che, promettono gli organizzatori, riusciranno a catturare i visitatori per la finezza dell’ordito, e la capacità di rievocare i colori dei grandi maestri.

Un evento internazionale in prima assoluta. Un importante progetto culturale, nato dal desiderio di raccontare l’avventura dell’arte che rinnova sé stessa, tramite il disegno, la tradizione e l’innovazione, la mostra presenterà straordinarie opere, realizzate durante tutto l’arco del Novecento, muovendosi sempre tra ricerca e sperimentazione. Non mancheranno vere e proprie scoperte, opere presentate al pubblico per la prima volta, contaminando valori e suggerendo un dialogo ricco e vivace con la presentazione di opere di importanti artisti contemporanei, selezionati per creare una continuità artistica al di là del materiale e del tempo. La mostra Da Kandinsky a Botero tutti in filo si presenta dunque come un grande momento espositivo, in cui la scultura, la pittura e il disegno antico e moderno, testimonieranno a piena voce che l’Arte è davvero un filo ininterrotto”

"In qualità di Console Onorario di Colombia a Venezia è stato un piacere ed onore visitare la Mostra in anteprima e soprattutto  rendere omaggio all'arazzo della Venere di Botero in anteprima mondiale. Spero che a breve il neo Ambasciatore di Colombia a Roma possa venire ad ammirare questa opera che dona energia e vitalità", ha dichiarato il Console Onorario di Colombia Mattia Carlin.