Non è bastato all’Uruguay il talento intramontabile del "Chino" Recoba per poter raggiungere il podio più alto della Coppa America di calcio a 7. L’ex stella dell’Inter, talento pigro genio e sregolatezza, è tornato in campo negli ultimi anni per vestire la maglietta Celeste nel nuovo campo a 7, una disciplina istituzionalizzata nel 2015 con l’organizzazione IFA7 promotrice già di un mondiale e due campionati continentali in America.

Oltre a Recoba, l’altro grande protagonista della nazionale uruguaiana che riunisce ex giocatori è Marcelo Zalayeta, vecchia conoscenza del calcio italiano con un passato alla Juventus e anche in altre squadre tra cui Napoli e Bologna. Sabato sera l’Uruguay ha perso in semifinale contro i padroni di casa dell’Ecuador per 2 a 0 agli shoot out, i calci di rigore in movimento. Stesso piazzamento dello scorso anno quando il Guatemala ospitò il primo mondiale di calcio a 7.

Ma cosa ha spinto il "Chino" Recoba a tornare a mettere gli scarpini? "Noi siamo tornati a giocare per beneficenza, siamo un gruppo di amici e ci divertiamo" ha raccontato a Gente d’Italia dal ritiro della nazionale a Quito subito dopo l’ultima partita giocata. Arrivato in Italia alla fine degli anni novanta, il sinistro magico del ragazzo con gli occhi a mandorla venuto da Montevideo fece innamorare il presidente Massimo Moratti e poi tutti i tifosi nerazzurri per la sua meravigliosa imprevedibilità. Ha chiuso la carriera del 2015 al Nacional dopo una lunga carriera ed è rimasto molto legato al club "tricolores".

"La cosa più importante di questa nazionale" -ha spiegato il capitano Recoba- "sono le partite che organizziamo a scopo benefico per aiutare chi soffre di più, specialmente i bambini più sfortunati. Oltre alle competizioni internazionali dove partecipiamo, è importante sottolineare questo proposito".

"Siamo un gruppo di amici" - ha proseguito - "composto prevalentemente da ex calciatori e ci conosciamo da tanto tempo. Vogliamo continuare ad andare in giro ed aiutare chi ha più bisogno di noi. Facciamo questo molto volentieri".

Matteo Forciniti