L'Italia perde per infortunio Alessio Romagnoli alla vigilia della sfida contro il Portogallo, da vincere per forza per continuare a sperare nella qualificazione alla Final Four della Nations League.

La sua presenza in campo non era prevista per la gara di Nations League di stasera col Portogallo, ma Romagnoli avrebbe senza dubbio avuto la sua chance martedì contro gli Stati Uniti. Una contrattura muscolare, però, l'ha messo al tappeto, costringendo Roberto Mancini a rispedirlo a Milanello e a convocare al suo posto il biancoceleste Francesco Acerbi.

Una notizia che fa storcere il naso al ct della Nazionale italiana, sì, ma ancor di più al tecnico del Milan Gennaro Gattuso, in piena emergenza per la gara contro la Lazio, soprattuttto nel pacchetto arretrato: i problemi dell'ex romanista si aggiungono a quelli di Caldara, Musacchio, Rodriguez e Strinic.

Un anno e quattro giorni dopo, l’Italia comunque torna al punto di partenza. Stessa location e stesso entusiasmo di San Siro, oggi come allora tutto esaurito, con oltre 70.000 biglietti venduti. Ma il resto è tutto diverso compresa, purtroppo, l’importanza dell’evento. Da Italia-Svezia, ultima ciambella di salvataggio, poi mancata, per non perdere il Mondiale, a Italia-Portogallo,ultima carta per provare a vincere il girone di Nations League, ma gara che rischia di diventare inutile anche in caso di vittoria qualora i campioni d’Europa tre giorni dopo liquidassero la Polonia. Il ct azzurro Roberto Mancini ha presentato la partita in conferenza stampa:

FORMAZIONE

Non sciolti i dubbi di formazione, ma…: "Ho ancora 24 ore di tempo per decidere – la pretattica del ‘Mancio’ – ma credo che Immobile giocherà dall’inizio. Ciro ha una qualità importante, quella di saper fare gol… Jorginho e Verratti? Sono due grandi giocatori, forti tecnicamente e quindi l’intesa è facile da trovare…".

‘BILANCIO POSITIVO’

Poi, un bilancio dei primi cinque mesi da ct azzurro: "Sono felicissimo di essere qui. All’inizio non è stato facile, ma i ragazzi hanno mostrato molta buona volontà. Stiamo migliorando, ma ci servirà ancora tempo. Il fatto che domani ci saranno 70000 persone è un bella base di ripartenza insieme alle ultime buone prestazioni".

VERSO EURO 2020

"La Nations League era il primo obiettivo e proveremo a vincere il girone, ma il vero traguardo è la qualificazione all’Europeo, quindi serve dare esperienza a un gruppo giovane. Il serbatoio di ragazzi che sta crescendo mi dà fiducia".

UN ANNO DOPO

Dalla Svezia al Portogallo: "La Nazionale non è mai morta. Nella doppia sfida contro la Svezia l’Italia avrebbe meritato di passare, c’è stata molta sfortuna. Purtroppo è capitato anche ad altre Nazionali" Al fianco del tecnico ha parlato Giorgio Chiellini, tornato sulla delusione di un anno fa: "Un anno fa è stato il punto più basso della mia esperienza in Nazionale. La partita contro la Svezia fu triste, ma ancora di più duro è stato vedere che a giugno i compagni di club partivano per il Mondiale e noi stavamo a casa… Un anno dopo siamo qui, dobbiamo proseguire nel percorso di crescita visto in Polonia. Le mie 100 partite contano poco, penso alla partita di domani".