Tutto congelato fino alle Europee. Si è concluso con l’impegno di riparlarne a maggio, dopo le consultazioni per il Parlamento Europeo, l’incontro a Palazzo Chigi tra gli esponenti del governo e gli imprenditori e gli industriali interessati alla Tav Torino-Lione.

Nella commissione di analisi costi-benefici entrerà un rappresentante delle imprese e dei sindacati Sì Tav, anche se il ministro delle infrastrutture Toninelli ha precisato che ci sarà anche un rappresentante No Tav. Il vicepremier Di Maio ha assicurato che sulla Tav “non c’è gioco politico elettorale e non c’è nessuno scambio con la Tap. L’analisi preliminare da discutere con la Francia sarà ultimata prima delle Europee”.  

Dal mondo dell’imprenditoria e dell’industria piemontese l’invito al premier Conte a visitare i tunnel già realizzati e i cantieri dell’arteria ferroviaria: il presidente del consiglio ha assicurato che ci andrà (e sarebbe il primo, tra tutti gli esponenti di governo presenti al tavolo, a visionare i lavori).
“Trasparenza, ascolto, equilibrio e approccio pragmatico sono le parole chiave che caratterizzano la nostra azione, così come è stato sino ad oggi e sarà anche per tutte le altre opere infrastrutturali”, si legge in una nota firmata da Conte, Di Maio e Toninelli. “Questo Governo vuole lanciare un segnale di attenzione a Torino ed è in campo per rilanciare l’economia e il tessuto produttivo di tutto il territorio, con investimenti e sostegno alle imprese. Sulla Tav è in atto un’analisi tecnica costi-benefici, puntuale e non ideologizzata, al termine si tireranno le fila”.

“Il risultato dell’incontro di oggi è una totale dilazione di qualche mese della partenza dei bandi di gara e questa non è una cosa positiva”, commenta a caldo Dario Gallina, presidente di Confindustria Torino. “Chiediamo che l’analisi costi benefici si concluda il prima possibile, che il progetto vada avanti e che non vengano messi in discussione i fondi europei”.

Da parte della presidente di Ascom Torino, Maria Luisa Coppa, c’è invece cauto ottimismo: “Il governo ci ha garantito che la lettera firmata ieri con la Francia non è una modalità per far slittare i tempi sulla Tav e che una risposta ci sarà prima delle europee”.

Decisamente meno fiducioso Corrado Alberto, presidente di Api Torino: “Stiamo rinviando la partenza dei lavori a non si sa quando, bloccando 3,5 miliardi di investimenti pronti”. Tempi più stretti, invece, per il presidente della Confesercenti Piemonte Giancarlo Banchieri: “Entro il 31 dicembre sarà terminata l’analisi costi/benefici italiana, poi la dovremo condividere con la Francia e con l’Europa. Di Maio ha però preso l’impegno di chiudere tutto entro le Europee“.