"Ridimensionare il bonus cultura '18app' sarebbe un errore". Così, in una nota, Confindustria Cultura, commentando l'ipotesi di ridurre in manovra l'operatività del bonus per i 18enni, escludendolo per il cinema e la musica e riducendolo per i libri. "Se confermata, sarebbe una decisione che va nel senso opposto di quanto auspicato anche dallo stesso Governo solo pochi giorni fa rispetto ad una misura che ha visto, nel 2017, un enorme successo tra i giovani, consentendo a molti di loro di accedere non solo a libri, ma a concerti, cinema e musica registrata in tutte le sue forme", si legge nella nota. "Solo fino a giugno 2018 i giovani avevano speso 71,9 milioni di euro in libri, 13,7 milioni in musica registrata e oltre 11,5 in concerti più 9,6 milioni in biglietti per il cinema. Ci sembra una scelta sbagliata all'interno del settore culturale, l'Italia Creativa, che rappresenta un importante asset produttivo del nostro Paese. Non possiamo credere - prosegue Confindustria Cultura - che un Governo possa veramente immaginare una politica che riduca gli interventi per la cultura dei giovani. Se la notizia venisse confermata si tratterebbe di un errore che ci auguriamo possa essere velocemente corretto ripristinando quanto già previsto ed approvato in precedenza. Il taglio del bonus, tra l'altro, ignora il voto alla Camera dei deputati di pochi giorni fa con cui si era confermata la misura e il lavoro del Senato dove si è svolta un'approfondita indagine conoscitiva degli operatori che hanno dato utili consigli su come migliorare la portata e l'applicazione del bonus. Il Governo ne faccia tesoro, ripristini il bonus e trovi le condizioni per rilanciare il riscatto socio-culturale del nostro Paese", conclude la nota.