Cari lettori, "La Gente d'Italia"(e a fine anno la societá che edita questo giornale) chiudono i battenti.
La copia che vi accingete a sfogliare potrebbe essere anche l'ultima che potrete leggere.
Sì, ci fermiamo.
E non... Solo per le festività natalizie!!
Cari lettori. Questione di ore, di minuti forse.
Giusto il tempo che il Parlamento approvi la "Manovra capestro" varata dal governo gialloverde, quella che contiene la contestata (e prepotente) misura sul taglio dei fondi per l'editoria, e poi Gente, come tante altre testate (e migliaia di nostri colleghi ed operatori dell'informazione), potrebbe vedersi costretti ad ammainare bandiera bianca.
Non certo per colpa nostra, chiariamoci.
D'altronde, se ti tagliano i viveri così, di punto in bianco, disilludendo tutte quelle promesse che pure ti erano state sacralmente garantite in tempi di campagna elettorale (ah! sottosegretario Merlo!), puoi provare a resistere.
Ma alla lunga, nonostante sforzi e sacrifici, diventa difficile per non dire impossibile, andare avanti.
E' come accompagnare un viandante nel deserto garantendogli una grossa scorta d'acqua e poi, giunti a metà del cammino, fargliela cadere repentinamente sulla sabbia fino ad abbandonarlo al suo triste e solitario destino.
Insomma: la fine, salvo miracoli targati Mattarella (o clamorosi valzer dell'ultima ora), appare già scritta.
"Gente", lo sapete per avercelo detto e riconosciuto in tante circostanze voi stessi, era ed è la vostra voce.
L'unico strumento, talvolta, capace di tenere in vita quell'esile fiammella di "italianità" che ancora arde nei cuori di tanti nostri connazionali.
Servizi ed iniziative sulle attività svolte dalle comunità italiane all'estero, in particolare nei mille borghi, città e paesi del Nuovo Continente (e dell'America Latina in particolare), non sono mai mancati sulle colonne del nostro giornale.
Insomma: abbiamo fatto informazione, ma si è anche provveduto a fornire uno strumento di "servizio" per quanti hanno scelto di vivere ed operare lontani dalla madrepatria ma con occhi ed orecchie ancora "puntati" sulle vicende di casa nostra.
Perché l'italianità non è certo un valore che si acquista al supermarket.
Ma va custodita, ricordata, alimentata, divulgata, impreziosita. Trasmessa.
Tutte cose che ci pregiamo di aver fatto, magari a volte bene, magari a volte male, ma sempre con impegno, fin dal giorno in cui abbiamo mosso i primi, faticosi passi.
Ebbene tutto questo evidentemente non è bastato ad un governo miope ed a tratti feroce, che con un semplice tratto di penna intende cancellare non solo il nostro (e vostro) giornale ma anche quello che Gente d'Italia rappresenta ed ha rappresentato, in tutto questo tempo, 19 lunghi anni, per migliaia di nostri connazionali: un ponte con il focolare lontano e mai dimenticato.
Cari amici, mala tempora currunt! Gente d'Italia chiude.
Ma noi vi auguriamo comunque buone feste, santo Natale, un in bocca al lupo per il prossimo 2019: prima la salute, poi la pace e la tranquillità economica e di spirito...
E al contempo ci affidiamo prima al Presidente Mattarella, l'unico che ha difeso da sempre la stampa italiana nel mondo, e in ultimo al "Bambinello" di Betlemme con la speranza che il 2019 possa vederci ancora tutti insieme...