Un giornalista tunisinoAbderrazak Zorgui, si è dato fuoco ieri nella piazza centrale di Kasserine. Le ferite riportate lo hanno condotto alla morte. Prima del gesto estremo, compiuto, ha pubblicato un video di rivendicazione sui social a nome di "tutti coloro che non hanno mezzi di sussistenza, che non possono trovare da mangiare e che quando protestano vengono accusati di terrorismo". Il suo gesto - ha spiegato - ha lo scopo di avviare una nuova rivoluzione, come quella scoppiata dopo che, otto anni fa, il venditore ambulante Mohamed Bouazizi si diede fuoco nel centro di Sidi Bouzid perché esasperato dall'arroganza della polizia e dalla precarietà delle sue condizioni sociali. "Per quanto mi riguarda, oggi ho deciso di iniziare una rivoluzione per conto mio. Chi mi vuole sostenere è il benvenuto. Ho intenzione di protestare da solo, di immolarmi e se una persona otterraà un lavoro grazie a me, ne sarò felice", ha spiegato Zorgui che accusa il governo di non aver mai rispettato le promesse fatte dopo la rivoluzione dei gelsomini e di continuare a favorire la corruzione invece di dare lavoro ai disoccupati. Subito dopo il gesto, numerosi manifestanti sono scesi in piazza per manifestare la loro vicinanza al giornalista. Si sono registrati numerosi scontri che hanno portato al ferimento di 6 agenti e all'arresto di numerose persone.