Matteo Renzi è sicuro: il governo gialloverde non avrà vita lunga. L’ex premier, in un’intervista alla Stampa, dice: “Se mi si chiede quale potrebbe essere la novità del 2019, dico che prima del previsto, nei primi mesi del 2019 e prima delle elezioni europee, potrebbe maturare la rottura nel governo. Sulla Tav Salvini non può perdere la faccia e non può perderla neppure Di Maio, dopo aver ingoiato Tap, terzo valico, Ilva. E si è capito che non possono fare il reddito di cittadinanza come lo avevano immaginato i Cinque stelle”.

Renzi rincara la dose: “Sembrava che la loro constituency fosse quella della onestà. Il messaggio è un altro: vivere onestamente è inutile”. Sulla manovra "noi volevamo superare il bicameralismo perfetto, questi hanno direttamente azzerato il Parlamento. E' una clamorosa e vergognosa novità: mai si era approvata una legge senza conoscerne il contenuto”.

Infine, l’ultima stoccata: "Sono aumentate le tasse. Per mandare in pensione qualcuno, si tagliano e si congelano le pensioni a molte più persone. Per dare un sussidio ai disoccupati del Sud, hanno rinunciato alle assunzioni nella Pa, che nel Mezzogiorno avrebbero potuto svolgere un ruolo piu' efficace”.